Italia, Stati Uniti e la statua contestata: “Roma ha ragione”

L’Italia, agendo contro il Getty Museum di Malibu per ottenere la restituzione di una statua greca in bronzo attribuita a Lisippo, ha agito giustamente., senza violare la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Lo ha stabilito all’unanimità la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, nella sentenza relativa alla causa intentata dal J. Paul Getty Trust contro lo Stato italiano. Per i giudici di Strasburgo non vi è stata violazione dell’articolo 1 del Protocollo 1 (tutela della proprietà) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Il caso riguardava un provvedimento di confisca, emesso dalle autorità italiane, volto al recupero dell’Atleta Vittorioso, o Atleta di Fano, una statua in bronzo risalente all’epoca greca classica (300-100 a.C.). ) attribuito a Lisippo, recuperato casualmente da un peschereccio al largo di Fano nel 1964 e acquistato dal Getty Museum nel 1977. La controversia attorno alla scoperta dura da molti anniIL. La statua, che si ritiene sia stata acquistata illegalmente dal J. Paul Getty Trust, si trova attualmente nel Getty Villa Museum a Malibu, California, Stati Uniti d’America.

In merito alla controversia, la Corte di Cassazione, con sentenza del novembre 2018, ha confermato la fondatezza dell’ordinanza di confisca dei beni emessa dal tribunale di Pesaro, sulla base degli elementi forniti dal Ministero dei Beni Culturali e dal comando dei Carabinieri per il tutela del patrimonio culturale.

Le autorità italiane, ricorda la Corte, hanno agito con l’obiettivo di recuperare il patrimonio culturale esportato illegalmente. La Corte menziona in particolare anche la “negligenza” o “malafede” del Getty Trust, che ha acquistato la statua mentre era a conoscenza delle pretese dello Stato italiano e dei suoi sforzi per recuperarla. Il provvedimento di confisca è quindi “proporzionato allo scopo di garantire la restituzione di un bene facente parte del patrimonio culturale italiano”.

“La Corte Europea di Strasburgo ha riconosciuto i diritti dello Stato italiano con una sentenza inequivocabile. I giudici sono stati chiari sulla titolarità della statua dell’Atleta Vittorioso, ritrovata nelle acque vicine alla costa marchigiana e trafugata all’estero. Continueremo con rinnovata determinazione nella nostra azione per ritrovarlo presto in Italia”, ha dichiarato il Ministro dei Beni Culturali, Gennaro Sangiuliano.

A seguito della sentenza odierna della Corte europea dei diritti dell’uomo, Il governo italiano riprenderà i contatti con le autorità statunitensi per assistenza nell’attuazione dell’ordinanza di confisca.

“Il MiC è costantemente impegnato nel recupero delle opere d’arte trafugate, in piena collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale – aggiunge Sangiuliano – Da quando sono ministro sono state diverse centinaia le opere restituite all’Italia dagli Stati Uniti e 750 dal Regno Unito. Proseguono inoltre le attività volte ad ottenere la restituzione di diversi oggetti trafugati dal Museo del Louvre, questione che ho portato all’attenzione dei Ministri della Cultura francesi Rima Abdul-Malak e Rachida Dati, nonché alla restituzione in Italia del Colorado di Stabie scarabeo della patata del Museo di Minneapolis”.

“Abbiamo interrotto ogni rapporto di collaborazione con istituzioni culturali straniere che non rispettano i provvedimenti di confisca emessi dall’Autorità giudiziaria italiana per esportazione illecita di beni culturali – sottolinea il Ministro Sangiuliano – Con la sentenza odierna la Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto il ricorso di il Paul Getty Trust, riconoscendo che le azioni intraprese dal governo italiano per ottenere la restituzione della statua in bronzo denominata “Atleta Vittorioso”, noto come “Atleta di Fano”, sono corrette e non violano quanto previsto dalla Convenzione Europea sulla tutela dell’uomo Diritti Diritti Umani sulla tutela della proprietà privata”.

Elma Violante

Difensore della musica freelance. Pioniere del cibo. Premiato evangelista zombi. Analista.

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