“Un agente russo dell’Fsb ha partecipato alle trattative con la Lega italiana”

Nel luglio 2019, in Italia è scoppiato uno scandalo politico attorno al partito Lega del vice primo ministro di destra radicale Matteo Salvini. Sito di notizie americano Buzz Wire ha pubblicato la registrazione audio di una conversazione tra italiani e russi presso l’hotel Metropol di Mosca nel 2018.

Il tema della discussione riguardava un possibile accordo in base al quale tre milioni di tonnellate di petrolio russo sarebbero state rivendute agli italiani ad un prezzo ben inferiore a quello ufficiale. La differenza, stimata da BuzzFeed in circa 65 milioni di dollari (58 milioni di euro), finirebbe nelle casse della Lega al netto di una “commissione” per i russi coinvolti.

La giustizia italiana ha aperto un’indagine per finanziamento illegale dei partiti e corruzione, con gli investigatori giudiziari che hanno adeguato i proventi stimati a 110 milioni di dollari. La corte ha concluso che i negoziati avevano avuto luogo, ma alla fine non è stato raggiunto alcun accordo e non è stata trovata alcuna prova che giustificasse accuse penali.

Uno degli italiani presenti all’hotel Metropol di Mosca era Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini e uomo noto per i suoi buoni rapporti con la Russia. E uno dei russi era Andrei Khachenko. Correlato nel 2021 L’espresso, rivista investigativa italiana, ha già dato il nome ai servizi segreti russi. Scritto adesso L’infiltratoMedia indipendenti russi in esilio, in collaborazione con il quotidiano italiano Domaniche la spia Kharchenko è un ufficiale del “Quinto Servizio” dell’FSB, successore del KGB, famigerato in epoca sovietica.

Dati trapelati

Si tratta di un ramo dei servizi segreti russi che opera a livello internazionale ed è stato anche coinvolto nei tentativi di destabilizzare l’Ucraina durante la rivolta popolare che ha rovesciato il presidente filo-russo Viktor Yanukovich nel 2013 e nel 2014. The Insider e Domani hanno ottenuto dati trapelati che secondo loro mostrano che Kharchenko era essere assicurati da unità militari che possono essere collegate al FSB.

Sebbene Kharchenko non sembri particolarmente alto all’interno dell’FSB, è vicino a Igor Levitin, un aiutante del presidente Putin, che ha accompagnato in due recenti viaggi all’estero. Soprattutto, la partecipazione di Kharchenko ai negoziati con gli italiani testimonia il coinvolgimento diretto della sicurezza statale russa, e quindi del Cremlino, in un tentativo di infiltrazione finanziaria di un partito italiano.

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Bruciato

Il “broker” italiano Gianluca Savoini sembra essersi rapidamente esaurito a causa di questo scandalo interno alla Lega. Il collegamento è a posto profilo su Il sito dell’associazione culturale Lombardo-Russia, di cui era un tempo presidente, ora sembra portare ad un sito di poker. E in un libro pubblicato alla fine dell’anno scorso, definisce lo scandalo un complotto contro la Lega.

«Non abbiamo nulla da aggiungere», ha risposto alle nuove rivelazioni il portavoce di Salvini Matteo Pandini. “Si tratta di rifiuti che ora sono stati archiviati dal Ministero della Giustizia.”

Giustizia in Italia archivio l’anno scorso, in parte perché non è stato possibile dimostrare il coinvolgimento di un funzionario governativo, a causa della mancanza di collaborazione da parte di Mosca. Secondo il tribunale di Milano le trattative si sono svolte in Russia, ma l’accordo alla fine è fallito ed è anche “plausibile” che il leader del partito Matteo Salvini – mai formalmente sospettato – fosse a conoscenza di queste trattative.

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Carlita Gallo

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