“I politici italiani sperimentano all’infinito”

E poi guardiamo ai Paesi Bassi, dicono gli autori. Adesso vedi le stesse influenze lì. “Geert Wilders e Thierry Baudet reagiscono allo stesso modo nei confronti delle élite, degli amministratori del paese. Parlano della cintura dei canali. Allo stesso tempo, Geert Wilders è membro della Camera dei rappresentanti dell’Aia da più di vent’anni. Eppure il messaggio è: siamo diversi dalle élite e siamo dalla vostra parte. C’è sicuramente resistenza contro l’establishment”.

Silvio Berlusconi è scomparso da tempo dalla scena politica. Beppe Grillo si è distinto negli ultimi anni. Era meglio conosciuto come comico e nel 2009 ha fondato il Movimento Cinque Stelle, un nuovo partito politico. Secondo Grillo il partito non è né di sinistra né di destra, ma è per la democrazia diretta. Coduwener e Weststeijn la chiamano “politica della piattaforma”, per sottolineare che Grillo vuole riunire cittadini e amministratori in un posto nuovo: attraverso una piattaforma, come Facebook o il forum online del partito.

Stanno arrivando le sardine

“Il Movimento Cinque Stelle aggira il parlamento e i media tradizionali attraverso le piattaforme”, spiega Corduwener. “Comunicano direttamente con i loro sostenitori. Berlusconi lo ha fatto tramite la televisione, Grillo tramite Internet. In questo modo Grillo promette ai suoi elettori di avere voce in capitolo nel corso politico, al fine di ridurre il divario tra élite e cittadini. Questa è la promessa del volto democratico della politica delle piattaforme, anche se non sempre viene mantenuta”.

C’è anche un’altra faccia. E questa è la variante populista di destra, secondo Corduwener e Weststeijn. L’esempio italiano più noto è quello del politico Matteo Salvini della Lega (ex Lega Nord). “È uno dei politici più popolari e usa Internet in modo fanatico per costruire forti legami con i suoi sostenitori. Si presenta come il leader forte. Non si tratta della partecipazione di membri o abbonati. Salvini utilizza Facebook principalmente per esprimere la sua visione e creare l’immagine di un leader forte, in modo che gli elettori votino per lui”.

Carlita Gallo

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