1. Lampedusa, la porta dell’Europa

A proposito dell’episodio

L’Italia è il Paese di arrivo dall’Europa. L’anno scorso sono arrivati ​​più di 150.000 migranti. Circa il 10% dei casi riguardava minori che viaggiavano da soli. Il numero totale degli arrivi è in netto aumento: è triplicato in tre anni. E più le barche attraccano, più il dibattito si infiamma, da Roma a Bruxelles.

I media e il discorso politico spesso si concentrano sui numeri. Ma i migranti sono molto più che numeri, come dimostra il volto di Simone D’Ippolito, che, in veste di sub, ha scoperto i corpi senza vita di decine di migranti al largo delle coste siciliane. O nello sguardo cupo dell’assistente sociale Francesca Saccomandi, che cerca di dare un volto e quindi dignità ai migranti, anche se si scontra con tanta burocrazia e impotenza.

D’Ippolito e Saccomandi vivono e lavorano a Lampedusa, nel sud Italia, che molti chiamano la porta dell’Europa. Questo piccolo pezzo di terra sul Mar Mediterraneo è una destinazione popolare per i trafficanti di esseri umani grazie alla sua posizione vicino al Nord Africa.

L’isola è abituata da decenni all’arrivo dei migranti. L’accoglienza lì è ormai una macchina ben oliata e gli afflussi verso la Sicilia o il continente in genere avvengono rapidamente. Gli isolani quasi non se ne accorgono più. Ma quando, alla fine di settembre, nel giro di pochi giorni, arrivarono centinaia di imbarcazioni una dopo l’altra, la tensione aumentò. Il rifugio era pieno, i migranti dormivano fuori per strada e presto l’isola si riempì di giornalisti.

Basta, suonò forte e chiaro per la prima volta. Sebbene molti isolani continuino a dare una mano dove possibile, non sono sempre più estranei alla fatica della migrazione. È un sentimento che sta guadagnando slancio, o sta tornando alla ribalta, in tutta Europa. Dopotutto, la migrazione è sempre esistita. Ma quasi nessuno la vive così da vicino come i lampedusani.

Informazioni sul creatore

Anouk Boone è la corrispondente dall’Italia di Het Financieele Dagblad. Negli ultimi anni ha lavorato per RTL Nieuws ed è apparsa, tra gli altri, anche su De Tijd. Vive a Roma dal 2020, dove vede la destra guadagnare sempre più influenza e fenomeni come il cambiamento climatico e la migrazione sono all’ordine del giorno.

Carlita Gallo

Futuro idolo degli adolescenti. Devoto esperto di viaggi. Guru di zombi. Introverso per tutta la vita. Appassionato di birra impenitente.

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