Dengue in Francia e Italia: EODY SOS per i viaggiatori

Per un aumento del rischio di trasmissione Febbre dengue alle persone che viaggiano, visitano o vivono in paesi stranieri dove la malattia è endemica, avverte l’ Organizzazione nazionale della sanità pubblica (EODY)raccomandare specifiche misure di prevenzione.

Le malattie Dengue, Chikungunya e Zika sono causate da virus trasmessi all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes (principalmente Aedes a Egypti ma anche – secondariamente – Aedes albopictus). Le zanzare si infettano quando pungono le persone già infette dal virus.

La dengue è la più importante malattia virale trasmessa dalle zanzare al mondo, con decine di milioni di casi e decine di migliaia di morti ogni anno. È endemico in più di 100 paesi tropicali e subtropicali, nelle aree urbane e semiurbane, nelle Americhe, nei Caraibi, in Asia, in Africa e nel Pacifico occidentale.

A livello globale, negli ultimi due anni è stato registrato un drammatico aumento dei casi di dengue, con oltre 5 milioni di casi già registrati entro il 2024, sollevando allarme nella comunità sanitaria globale.

In Europa, la dengue è la seconda causa di febbre (dopo la malaria) nei viaggiatori di ritorno da paesi tropicali e subtropicali. Inoltre, negli ultimi anni, in altri paesi dell’Europa meridionale (soprattutto Francia e Italia) hanno segnalato episodi consecutivi di trasmissione domestica di dengue e Chikungunya, in cui le zanzare Aedes albopictus sono state infettate da viaggiatori infetti. Negli ultimi due anni, infatti, in Francia e in Italia si è registrato un numero particolarmente crescente di casi di dengue domestici.

Nel nostro Paese, secondo l’EODY, negli ultimi anni sono stati registrati solo casi importati di queste malattie, in numero limitato, in viaggiatori provenienti da paesi stranieri endemici. La zanzara Aedes a Egypti, la principale trasmittente di questi virus nel mondo, non è radicata in Grecia. Tuttavia, poiché anche nel nostro Paese si è affermata la “zanzara tigre asiatica” (Aedes albopictus), che è un trasmettitore secondario, esiste il rischio di introduzione di questi virus attraverso i viaggiatori (casi importati) e poi dalla loro trasmissione nazionale locale. .

Con l’obiettivo di prevenire la trasmissione locale di questi virus nel nostro Paese, dopo la registrazione di ciascun caso importato, vengono attuate azioni di risposta all’emergenza da parte delle autorità sanitarie pubbliche nazionali, regionali e locali, sulla base della relativa circolare del Ministero della Salute. Queste azioni includono un’indagine immediata e approfondita del caso, indagini entomologiche e ambientali, una valutazione del rischio di trasmissione locale e, di conseguenza, irrorazione di emergenza o azioni informative da parte delle autorità locali competenti nelle aree in cui il paziente ha vissuto e/o visitato mentre era infettivo.

Misure di protezione contro la dengue

Per quanto riguarda la dengue, lo spettro clinico della malattia varia da una sindrome febbrile lieve e aspecifica (accompagnata da possibili sintomi: mal di testa, mialgia, artralgia, eruzione cutanea, nausea, vomito) a una malattia grave in circa il 5% dei pazienti (. con emorragia). o addirittura shock circolatorio), che può anche essere fatale.

Va sottolineato che l’infezione da questi virus è in larga misura asintomatica, vale a dire che le persone infette potrebbero non mostrare alcun sintomo della malattia (nel caso della dengue, fino al 75-80% delle infezioni possono essere asintomatiche). . Tuttavia, le persone infette – anche quelle asintomatiche – possono trasmettere il virus alle zanzare che le pungeranno durante il “periodo contagioso” (che dura circa 10 giorni).

Pertanto, sulla base di quanto sopra e con l’obiettivo sia di tutelare la salute dei viaggiatori sia di tutelare la salute pubblica, EODY raccomanda:

Le persone che viaggiano verso (o risiedono in) paesi esteri dove la dengue e/o la malattia Chikungunya o Zika sono endemiche devono proteggersi scrupolosamente dalle zanzare:
– durante il viaggio nel paese/regione endemica, e
– per almeno tre settimane dopo il loro ritorno/arrivo in Grecia (indipendentemente dalla presenza o assenza di sintomi, cioè anche se non si sono ammalati, poiché possono avere un’infezione asintomatica ma essere comunque “contagiosi” e infettare le zanzare che li morderanno).

Queste misure includono l’uso di prodotti approvati per il corpo (sulla pelle e sugli indumenti) e di repellenti ambientali, sempre in conformità con le istruzioni per l’uso. Questi possono includere zanzariere, zanzariere, condizionatori e ventilatori. Si consiglia inoltre di indossare abiti lunghi che coprano il più possibile il corpo. Queste misure dovrebbero essere adottate durante l’arco della giornata, poiché queste zanzare pungono principalmente durante il giorno, con maggiore attività al mattino e nel tardo pomeriggio/pomeriggio fino al tramonto.

Se durante il viaggio o dopo il ritorno queste persone manifestano sintomi sospetti (ad es. febbre, mal di testa, mialgia, artralgia, eruzione cutanea), devono consultare immediatamente un medico.

Informazioni dettagliate sulla distribuzione geografica di Dengue, Chikungunya e Zika sono disponibili sui siti web del CDC, dell’ECDC e dell’OMS:

Per la Dengue: Paesi a rischio https://www.cdc.gov/dengue/areaswithrisk/around-the-world.html (elenco dei paesi e mappa) e https://www.ecdc.europa.eu/en/dengue-monthly (traffico attuale – mappa).

A proposito di Chikungunya: Paese a rischio https://www.cdc.gov/chikungunya/geo/index.html (elenco dei paesi e mappa) e https://www.ecdc.europa.eu/en/chikungunya-monthly (traffico attuale – mappa).

Per Zika: Paesi con diffusione attuale o passata di Zika: https://wwwnc.cdc.gov/travel/page/zika-travel-information (elenco dei paesi e mappa) e https://www.who.int/publications/m/item/zika-epidemiology-update—february-2022 (elenco dei paesi e mappa).

Si ricorda che i viaggiatori devono essere informati in tempo di tutte le malattie endemiche nei Paesi in cui viaggiano e adottare tutte le misure raccomandate, a seconda delle malattie endemiche (es. trattamento preventivo – “chemioprofilassi” – della malaria, vaccinazioni, pratiche sessuali sicure durante il viaggio ma anche dopo il rientro – per un certo periodo – da Paesi con trasmissione/circolazione del virus Zika, ecc.).

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Mariano Conti

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