Carnevale in Italia significa Pierotto, Colombina e Arlecchino. Ciò significa costumi e maschere fantastici, ma anche ispirazione per costumi improvvisati. Ciò significa il famoso Carnevale di Venezia ma anche innumerevoli eventi carnevaleschi in ogni città del paese vicino. Questo significa celebrazioni e danze dionisiache, ma anche una tradizione secolare che affonda le sue radici nell’arte del teatro!
Con l’aiuto della presidente dell’Associazione Ellenico-Italiana di Chania “Amici d’Italia” Tonia Psistakis e in occasione del ballo di Halloween che l’Associazione organizza oggi sabato alle 21:30 presso “Aria Del Mar” a Nea Chora , i “percorsi” ritraggono i più famosi protagonisti del carnevale italiano e della tradizione teatrale che li ha originati.
COMMEDIA DELL’ARTE
Come ha spiegato la signora Psistaki, il rapporto tra il carnevale italiano moderno e il teatro risale al XVI secolo, quando nacque la Commedia dell’arte.
“Il termine arte non si riferisce al concetto di arte ma di professionalità, di alta tecnica”, ha sottolineato la signora Psistakis, aggiungendo che Comedia del arte segna il tentativo degli attori di emanciparsi professionalmente: “Prima erano acrobati o giullari, con la missione di intrattenere gli ospiti di un aristocratico. Con la commedia dell’arte, iniziano a lavorare come liberi professionisti, chiedendo un biglietto al pubblico ed esigendo una vita dignitosa.
Gli attori hanno un’elevata preparazione tecnica. Ballano, suonano, recitano poesie. Per la prima volta le donne apparvero sulla scena, perché fino ad allora – come nell’antichità – i ruoli femminili erano interpretati da uomini.
MASCHERE E PERSONAGGI
Va inoltre notato che le opere da loro presentate vanno oltre i limiti del semplice intrattenimento e acquisiscono riferimenti sociali.
“Un elemento chiave è stato l’uso di una maschera per garantire che potessero parlare liberamente, non solo per far ridere il pubblico ma anche per trasmettere messaggi”, ha spiegato Psistakis.
Les histoires sont simples à comprendre par tous et les protagonistes sont tirés du quotidien : des domestiques intelligents et stupides, des servantes bavardes, des marchands avides, des soldats imaginaires, des jeunes amoureux, des pères qui s’opposent à l’amour de leur ragazza…
Nascono così il goloso e immobile Arlecchino, la loquace e loquace Colombina, l’astuto mercante Pantalone, il sempre elegante ma loquace capitano – Spaveda, il captastico e truffatore Pulcinella, il buono e romantico Pierotto, ecc.
“L’idea alla base dei personaggi era quella di intrattenere la gente ma anche di immedesimarsi in essa. Così, poco a poco, il pubblico amò i protagonisti della commedia dell’arte e ogni regione ne adottò uno. Ad esempio Arlecchino, costantemente affamato ma anche oppresso dalla il suo capo, divenne un simbolo di Torino Il mercante e donnaiolo affamato di soldi Pantalone, così come la pomposa serva Colombina, che ascolta e sa tutto e aiuta la coppia di innamorati a modo suo, da Venezia, dietro le quinte L’elegante e il delirante capitano Spaveda divenne un’icona a Genova, e l’esuberante e sempre agitato Pulcinella si identificò a Napoli con l’intelligente servitore Rugadino, che dà soluzioni dove gli altri falliscono, rappresenta Roma e il dottor Balanchone rappresenta Bologna, dove ha sede la prima università Così fu costruita l’Europa, la Sicilia ha il servitore un po’ ingenuo con la caratteristica divisa a maniche lunghe, Pepe Napa, il torinese amante del vino, della gastronomia e delle donne Jadugia, ecc.
SONO ANCORA VIVI
I “tipi” della commedia dell’arte hanno avuto un’enorme influenza sulla tradizione teatrale, con Molière, Shakespeare e altri importanti drammaturghi (anche il premio Nobel contemporaneo Dario Fo) che traevano ispirazione da loro e adottavano elementi nella loro arte. Il loro effetto sugli eventi carnevaleschi fu anche catalizzatore, innestando l’antico elemento dionisiaco con nuovi riferimenti.
Usare la maschera era comodo per le persone perché permetteva loro di scherzare e criticare le autorità.
Così le persone adottavano il costume scelto dai personaggi della commedia dell’arte, arricchendolo ogni volta con i propri elementi. “La tradizione del carnevale rimane ancora oggi molto forte in tutta Italia. Non è solo il famoso Carnevale di Venezia. Ogni città vive intensamente il periodo di Halloween e gli eroi della commedia dell’arte si “sposano” con le tradizioni pagane, che vogliono scacciare le tenebre dell’inverno e spianare la strada all’arrivo della primavera”, ha commentato in conclusione la signora Psistakis.
“Aroma” del Carnevale italiano
Il carnevale organizzato dall’associazione italo-ellenica “Amici d’Italia” avrà il “profumo” del carnevale italiano stasera alle 21.30 presso “Aria Del Mar” a Nea Chora (accanto alla piscina).
“La nostra intenzione come associazione è quella di riunire ‘pezzi’ della cultura italiana con Chania e Creta. Così, lo spirito dell’autentico carnevale italiano dominerà questo ballo in maschera”, ha sottolineato la presidente dell’Associazione italo-ellenica Tonia Psistakis.
Proseguendo ha sottolineato che l’obiettivo dell’Associazione, che risale al 1990 e conta circa 60 soci, è quello di portare avanti iniziative culturali (mostre fotografiche, concerti musicali, ecc.) che avvicinino l’Italia e la Grecia e le tradizioni di entrambi i Paesi. . .
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