I ricordi della memorabile primavera del 96 sembravano così vecchi anni dopo. Una vittoria casalinga per 2-0 contro l’AS Roma nell’allora primo quarto di finale di Coppa UEFA? Dopo più di un quarto di secolo, gli slavi riuscirono a ripetere questo meraviglioso risultato. Sono stati onesti in difesa e hanno aggiunto due gol nel secondo tempo.
50′: Mojmír Chytil trova Václav Jurečka nell’area piccola, che fortunatamente manda la palla in rete sopra un difensore che cade. E al 74′: Lukáš Masopust ha lanciato il destro appena oltre l’area di rigore e ha sparato verso il palo. A proposito, solo 2-0? La vittoria poteva essere ancora più impressionante, lo Slavia aveva più gol.
Le aspettative del tecnico Jindřich Trpišovský, che ha apportato quattro cambi alla formazione titolare dopo il fallimento con il Pilsen, sono state perfettamente soddisfatte: “Vogliamo vedere emozioni, caparbietà e voglia di lasciare di nuovo tutto in campo”.
Gli slavi erano affamati fin dall’inizio ed hanno evitato di ripetere lo scenario cupo di Roma, dove avevano perso la partita dopo soli 17 minuti (0:2) due settimane fa. Hanno saputo pressare, restare nella metà campo avversaria e arrivare fino in fondo. Ma i palloni volano prima vicino alla porta e il portiere Mile Svilar intercetta il tiro debole di Jurečka. E Chytil ha mandato la palla sopra la traversa da un goal corto.
I celebranti hanno brillato nonostante il favorito abbia giocato quasi al completo. Il tecnico José Mourinho, assente dalla panchina per l’ultima volta per punizione per aver imprecato contro l’arbitro dopo la finale di primavera di Europa League, ha risparmiato solo pochi nomi in vista del derby di domenica contro la Lazio. Nella formazione titolare figuravano anche gli assi dell’attacco Romelu Lukaku e Stephan El Shaarawy, che hanno lasciato il campo dopo un primo tempo poco brillante. Avresti mai pensato che gli uomini di Mourinho non avrebbero tirato il primo tiro dopo 52 minuti?
Grazie a questo, all’Eden si è creata un’atmosfera euforica, che si è moltiplicata per i gol dopo l’intervallo. Già prima dell’inizio nel calderone slavo è apparsa una coreografia ridotta dell’Ave Slavia, con la quale i tifosi della squadra di Vršovice non sono stati ammessi allo Stadio Olimpico di Roma. Bagliori rossi e bianchi brillavano attorno alla vela principale.
Nel primo tempo il pareggio sembrava fare al caso della squadra romana. Gli uomini in maglia arancione e nera non hanno avuto fretta, anche il portiere Svilar ha ritardato la partita, mantenendo la porta inviolata solo fino all’inizio del secondo tempo: prima ha colpito di testa Masopust, ma non è più riuscito ad arrivare ai calci di rigore.
D’altro canto, il portiere slavo Aleš Mandous ha colto tutto, sorprendentemente ha effettuato solo tre parate difficili. Come sarà tra tre settimane a Tiraspol? Lo Sheriff ha perso 1:2 alla Servette Arena di Ginevra e resta ultimo con un punto.
Partite del 4° turno del Gruppo G della European Football League: | |||
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Slavia Praga – AS Roma 2:0 (0:0) | |||
Gol: 50. Jurečka, 74. Masopust. Arbitro: Lexetier – Mugnier, Rahmouni (tutti Fr.) – Kajtazovič (video, Slovenia). ŽK: Masopust, Ševčík, Van Buren – Paredes, Ndicka. ČK: Houštecký (vice allenatore dello Slavia). Spettatori: 19.265. | |||
Slavia: Mandous – Masopust (78. Vlček), Ogbu, Holeš – Douděra, Zafeiris (78. Ševčík), Oscar (89. Van Buren), Bořil – Provod, Jurečka (87. Wallem) – Chytil (90.+5 Hromada ). Allenatore: Trpišovský. | |||
Roma: Svilar – Mancini, Llorente (77. Sanches), Ndicka – Celik, Bove, Paredes (84. Costa), Aouar (46. Cristante), El Shaarawy (46. Karsdorp) – Lukaku, Belotti (68. Dybala). Allenatore: Foti. |
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