L’Alfa Romeo Milano si chiamerà Junior grazie alle sciocchezze politiche italiane

Poi Junior.

È pazzesco, ma nel caso Alfa Romeo Milano vince il populismo italiano. Adesso ci vorrà meno di una settimana dopo la presentazione si chiamerà sempre Junior. Abbiamo parlato con Imparato a Le Mans l’anno scorso durante i Tribe Days dell’Alfa Romeo riguardo al “Progetto 966/Kid”, poi ha lasciato intendere che secondo lui Junior era una buona opzione. Del resto il Milan è stato scelto a dicembre dello scorso anno. Un nome che un tempo era in preparazione alla FCA come alternativa alla Giulietta del 2010. Secondo Imparato, i politici erano già a conoscenza della scelta di Milano alla fine dello scorso anno eppure non c’erano state critiche. Ciò è avvenuto pienamente solo nei giorni successivi alla presentazione. Abbiamo pensato che, con una battuta fiamminga, questa fosse una strana assurdità da parte di un ministro italiano squilibrato. Il Ministro Adolfo Urso del Ministero per la Tutela della Manifattura Italiana (Made in Italy) ha affermato che un’auto prodotta in Polonia non può chiamarsi Milano secondo la legge sull'”Italian sounding”. Parmezan e Parrano possono certamente agire insieme perché il braccio della legge italiana può estendersi più lontano di quanto si pensi…

Bel nome storico.

Come fan del marchio, non siamo troppo tristi. Junior è un nome storico bello e forte per un’Alfa Romeo più piccola. La Giulia 1300 GT Junior del 1966 è un illustre predecessore che porta questa denominazione. Fortunatamente nessun uomo è stato ancora lasciato in mare Una volta che l’auto sarà con noi da quest’estate, tutti avranno dimenticato da tempo questa vicenda italiana… Imparato ha sottolineato che la decisione è stata presa rapidamente. L’Alfa Romeo vuole fare affari, non politica.

Carlita Gallo

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