Inizia venerdì la 77a edizione della terza delle gare ciclistiche del Grand Tour di quest’anno. La Vuelta a España, come gli altri due prestigiosi appuntamenti di tre settimane, non partirà sulle strade nazionali. Al via in Ungheria il Giro d’Italia di maggio, in Danimarca il Tour de France di luglio. I partecipanti all’evento spagnolo proverranno dai Paesi Bassi.
La tappa di apertura sarà una cronometro a squadre di 23,3 km a Utrecht. Nel fine settimana seguiranno due tappe, vale a dire la 175,1 km dalla città di ‘s-Hertogenbosch a Utrecht e anche il percorso di 193,5 km con partenza e arrivo a Breda.
Tre giorni gratuiti in programma
Non c’è gara lunedì, quindi il gruppo si aspetta la quarta continuazione il giorno dopo. La prima settimana sarà collinare, di cui tre tappe sono contrassegnate come montagne. Un altro giorno libero lunedì è seguito da una cronometro individuale di oltre trenta chilometri da Elche ad Alicante.
Nella seconda settimana, la sua conclusione sarà particolarmente difficile. Le battaglie del fine settimana si svolgeranno nel sud della Spagna, nella Sierra Nevada, con la tappa 14 che si concluderà in cima alla Sierra de la Pandera e l’arrivo della serie numero 15 che accoglierà l’Alto Hoya de la More.
Lunedì 5 settembre è di nuovo un giorno di riposo, dopo il quale sono in programma due tappe pianeggianti. La decisione finale dovrebbe arrivare in tre test successivi, l’ultimo dei quali conterrà cinque taglie di escalation.
L’ultima 21a tappa di 100 chilometri da Las Rozas a Madrid sarà anche l’ultima possibilità di vittoria per i velocisti. Il traguardo sarà tradizionalmente seguito dall’annuncio dei migliori concorrenti, in particolare dalla celebrazione del nuovo campione assoluto. O quello vecchio?
La partecipazione degli ex vincitori e la prima ceca
Primož Roglič, che quest’anno non ha terminato il Tour de France, vorrà sfruttare le sue tre vittorie dal 2019 al 2021. Per la squadra Jumbo-Visma, la quarta vittoria di Sloinc nella lotta per la maglia rossa significherebbe un altro grande successo. anno. un anno dopo la vittoria di Jonas Vingeard alla Old Lady. Il 25enne danese non partirà alla Vuelta.
Altri ex vincitori della classifica generale delle più giovani delle gare del Grand Tour sono Simon Yates, che ha regnato nel 2018, Chris Froome, il campione del 2011 e 2017, Vincenzo Nibali, che ha regnato estasiato nel 2010, e Alejandro Valverde, il eroe della Vuelta 2009.
Al contrario, Nairo Quintana, che ha trionfato in Spagna sei anni fa, ha deciso di ritirarsi dall’evento di quest’anno. Il corridore colombiano del team Arkéa-Samsic vuole ora soffermarsi sul ricorso dinanzi alla Corte Arbitrale dello Sport dopo la sua squalifica dal Tour de France, conclusosi di recente, nella classifica finale di cui era inizialmente sesto. Avrebbe dovuto risultare positivo due volte al tramadolo, un antidolorifico bandito dall’Unione ciclistica internazionale.
Oltre a Roglič e Yates, ci sono altri ciclisti nella cerchia dei favoriti. Gli esempi includono Richard Carapaz della squadra tradizionalmente forte Ineos Grenadiers, il vincitore del Giro di quest’anno Jai Hindley, così come Remco Evenepoel, Enrico Mas, João Almeida o Mikel Landa.
Tra i 184 partecipanti ci sono anche due cechi. Jan Hirt di Intermaché-Wanty-Gobert Matériaux può seguire un sesto posto di successo nel Giro d’Italia di primavera. Vojtěch Řepa, un membro della squadra di seconda divisione spagnola Equipo Kern Pharma, farà il suo debutto all’evento di tre settimane.
Fonte: Vuelta a España, ProCyclingStats, Ciclista
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