Notifica RASFF dal Belgio riguardante un possibile rischio legato alle ciliegie di origine italiana.

L’uso del pesticida dimetoato è stato vietato nelle colture europee da giugno 2020. Tuttavia, il Belgio ha notificato oggi il Sistema europeo per lo scambio di informazioni sugli alimenti pericolosi (RASFF) PER le ciliegie italiane.

Nelle ciliegie la sostanza attiva è stata rilevata in quantità superiori al massimo consentito (0,017 mg/kg e 0,029 mg/kg con un limite di 0,01 mg/kg nei residui di pesticidi. Il limite massimo per un pesticida vietato è stato stabilito e si applica ai prodotti provenienti da Paesi terzi in cui non vige il divieto. Si ricorda che anche lo scorso gennaio le autorità tedesche avevano rilevato acido dimetoico nelle arance italiane.

Il dimetoato e il suo prodotto di degradazione, l’ometoato, sono insetticidi appartenenti a un gruppo di sostanze chimiche chiamate organofosfati. Il dimetoato ha un effetto tossico sul sistema nervoso dei moscerini della frutta e di altri insetti come zecche e acari. Il problema è che il dimetoato è tossico anche per l’uomo.

Secondo l’Autorità europea per la sicurezza “sulla base dei risultati positivi degli studi è stato individuato un problema di genotossicità in vitro di mutazioni genetiche nelle cellule batteriche e di mammiferi… In definitiva, tutti gli esperti hanno concordato che un potenziale genotossico del dimetoato non può essere escluso (una questione di fondamentale importanza).

“Poiché non è possibile escludere il potenziale mutageno del dimetoato, non è stato possibile stabilire valori di riferimento tossicologici né effettuare una valutazione dei rischi nutrizionali per i consumatori. Inoltre, poiché l’ometoato è considerato mutageno in vivola fissazione di valori di riferimento tossicologici per questo metabolita non è ritenuta opportuna. Ciò porta ad un’area di critica preoccupazione”, ha affermato l’EFSA in un parere.