i movimenti degli argentini e il passaggio del potere con Jannik Sinner e Carlos Alcaraz

Il mondo del tennis si meraviglia davanti alle racchette creative dello spagnolo Carlitos Alcaraz, neo campione del Roland-Garros (terzo titolo Slam vinto, a soli 21 anni). Ma al di là della luminosità della Murcia, il circuito presenta oggi un nuovo leader della classifica, l’italiano Jannik Sinner, 22 anni. Ciò dimostra che dopo due decenni di dominio dei Big 3 (Novak Djokovic, Rafael Nadal, Roger Federer), il trasferimento di potere nel tennis comincia ad essere confermato.

Campione a Parigi. Alcaraz, l’erede di Nadal che unisce l’esplosione del tennis moderno alla pazienza di altri tempi

Sinner, nato a San Candido, in provincia di Bolzano, avrebbe potuto avere un altro destino sportivo: diventare uno degli sciatori più notevoli d’Europa o un calciatore d’élite. Alla fine, però, si è dedicato al tennis e oggi è il primo tennista italiano ad essere il numero 1 al mondo. Recentemente semifinalista sulla terra parigina (ha perso contro Alcaraz) e vincitore dell’Australian Open lo scorso gennaio, si è portato in testa con 9.525 punti, 945 punti in più di Alcaraz, mentre Djokovic, che detiene il trono dallo scorso settembre, è arrivato terzo , con 1165 punti.

Jannik Sinner è diventato il primo italiano a raggiungere la vetta della classifica ATP dei singoli

Jannik Sinner è diventato il primo italiano a raggiungere la vetta della classifica ATP dei singoli – Credits: @DIMITAR DILKOFF

Djokovic, 37 anni, sta attraversando una stagione molto complicata a causa della mancanza di buoni risultati (non ha vinto nessun titolo) e degli infortuni (a Parigi ha sofferto di un problema al menisco del ginocchio destro, è stato operato e resterà inattivo da almeno tre settimane). Nole, logicamente, mantiene il record da settimane al numero 1, con 428, oltre ad essere il giocatore più anziano ad occupare la vetta del tennis.

“Un Grande Slam su tutte le superfici, un lavoro incredibile”, ha scritto sui social Djokovic, campione di 24 Slam, dopo la vittoria di Alcaraz al Bois de Boulogne. Novak ha guardato la finale in televisione con suo figlio Stefan. Questa mattina Alcaraz è tornato allo stadio Philippe-Chatrier per partecipare ad una produzione fotografica con la Coupe des Mousquetaires e incontrare media e sponsor.

Il giorno dopo: dopo aver vinto il Roland Garros, Carlos Alcaraz torna a Philippe-Chatrier per posare con il trofeo Il giorno dopo: dopo aver vinto il Roland Garros, Carlos Alcaraz torna a Philippe-Chatrier per posare con il trofeo

Il giorno successivo: dopo aver vinto il Roland Garros, Carlos Alcaraz è tornato a Philippe-Chatrier per posare con il trofeo – Credits: @DIMITAR DILKOFF

Battuto nella finale del Roland-Garros da Alcaraz, il tedesco Alexander Zverev resta al quarto posto in classifica, a 1.475 punti da Djokovic e davanti ai russi Daniil Medvedev e Andrey Rublev. L’unico cambiamento significativo nella top 10 di oggi è l’ingresso dell’australiano Alex De Miñaur, come numero 9 (questa è la sua posizione più notevole; ha raggiunto i quarti di finale a Parigi).

Un nuovo numero 3 argentino

La classifica ATP mostra anche alcuni movimenti tra i tennisti argentini. Per il momento il tennis dell’Albiceleste ha visto la luce con un nuovo numero 3: il nove julien Mariano Navone, 23 anni, ha guadagnato due posizioni, al 29° posto (la sua classifica più notevole). Navona, una delle grandi rivelazioni della stagione (è partito 125°), si presenta così con due soli argentini davanti: Sebastián Báez, avanzato di una posizione (19°), e Francisco Cerúndolo (27°).

Mariano Navone, al Roland Garros: è diventato il terzo miglior argentino del ranking Mariano Navone, al Roland Garros: è diventato il terzo miglior argentino del ranking

Mariano Navone, al Roland Garros: è diventato il terzo miglior argentino in classifica – Credits: @Dino Garcia

Il vantaggio di Navone ha portato Tomás Etcheverry al quarto posto tra i giocatori singolari argentini dell’ATP Tour. Il giocatore di La Plata, che al Roland Garros non è riuscito a difendere i quarti di finale del 2023 (questa volta è caduto al terzo turno, con il norvegese Casper Ruud), è sceso di due gradini, al 31esimo posto. Oltre ai cambi di posizione, i quattro singolari argentini erano tra i primi 56, il taglio necessario per qualificarsi ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Nelle prossime ore, il capitano Guillermo Coria annuncerà i selezionati per l’evento olimpico.

Fuori dai primi 100, altri argentini che hanno fatto passi avanti importanti sono Román Burruchaga (143°, +1, la sua migliore posizione; il figlio di Jorge era in testa alla classifica del Roland Garros e ha perso al primo turno del tabellone principale), Marco Trungelliti (153°, + 16) e Andrea Collarini, che domenica ha vinto il Santa Fe Challenger battendo in finale Facundo Mena per 6-2 e 6-3. Collarini, mancino di 32 anni, ha guadagnato 37 posizioni e si è classificato 255esimo.

Román Burruchaga, durante la sua partecipazione al Roland Garros 2024Román Burruchaga, durante la sua partecipazione al Roland Garros 2024

Román Burruchaga, durante la sua partecipazione al Roland Garros 2024 – Credits: @Dino Garcia

Nel doppio, Horacio Zeballos è passato dal vertice della classifica al numero 2. Il originario di Mar del Plata e lo spagnolo Marcel Granollers hanno perso in semifinale del Roland Garros e la posizione numero 1 nella specialità è oggi occupata dall’australiano. Matteo Ebden. Nel frattempo, Andrés Molteni e Máximo González, persi agli ottavi al Roland Garros, hanno perso tre posizioni nella classifica di specialità, classificandosi rispettivamente 19° e 20°.

Paolo Vecoli

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