“Il governo ha adottato tutte le misure necessarie per l’effettiva attuazione del Piano. Ora, ovviamente, è responsabilità del nuovo governo continuare questo lavoro, e sono sicuro che lo farà con la stessa efficienza e determinazione”, ha sottolineato Draghi.
Il primo conflitto verbale è stato registrato ieri martedì in Italia, dopo le elezioni del 25 settembre, tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e la vincitrice delle elezioni, Giorgia Meloni, in merito all’attuazione del piano italiano di ripresa e resilienza.
“Il governo ha adottato tutte le misure necessarie per l’effettiva attuazione del Piano. Ora, ovviamente, è responsabilità del nuovo governo continuare questo lavoro, e sono sicuro che lo farà con la stessa efficienza e determinazione”, ha sottolineato Draghi. “Questa è un’opportunità unica per lo sviluppo del Paese e per superare le disuguaglianze tra Nord e Sud, così come tra generi e generazioni diverse”, ha aggiunto.
Di tutt’altra conclusione, invece, la Presidente dei Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, secondo la stampa italiana, durante il suo intervento a una riunione del suo partito: “Erediteremo una situazione difficile: i ritardi relativi al Piano di Rilancio e La sostenibilità è evidente e questa lacuna è appena colmata. Sappiamo che non dipende da noi, ma sappiamo che saremo accusati di essere responsabili anche da chi ha effettivamente creato questa situazione”, ha detto il politico italiano, secondo le informazioni dell’Ansa.
Si ricorda che in precedenza la Meloni aveva confermato di lavorare con Mario Draghi, puntando a un trasferimento di potere fluido e regolare.
Fonte: RES-EMP
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