Dopo la gigantesca frana sull’autostrada della Maurienne (A43), il traffico tra la Francia e l’Italia resta interrotto e questo dovrebbe durare almeno fino a novembre sulla linea ferroviaria. Traforo del Monte Bianco, traforo del Fréjus e linea ferroviaria Parigi-Torino-Milano: aggiornamento sulla ripresa del traffico.
A più di una settimana dall’enorme frana verificatasi domenica 27 agosto 2023 molto vicino all’autostrada della Maurienne (A43) in Savoia, le migliaia di metri cubi di pietre cadute continuano a ostacolare il traffico nella regione e tra Francia e Italia. Un’intera sezione della montagna si è staccata, riversando una pioggia di sassi sul tunnel di protezione in cemento della ferrovia SNCF che collega Saint-Jean-de-Maurienne (Savoia) a Modane (Italia).
Se il traffico stradale è difficoltoso, il traffico ferroviario è comunque completamente interrotto.
Traffico stradale difficoltoso al confine franco-italiano
Diverse strade sono interessate da difficoltà di circolazione dopo la frana sull’autostrada della Maurienne (Savoia).
La A43 chiusa almeno fino all’8 settembre
L’autostrada della Maurienne è stata chiusa tra St Michel e Le Freney in entrambi i sensi di circolazione, “è il momento di rimuovere i detriti depositati sull’autostrada in seguito a questa frana”, ha precisato la prefettura. La circolazione su questo tratto della A43 dovrebbe riprendere “probabilmente entro otto giorni”, ha annunciato giovedì 31 agosto il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, cioè venerdì 8 settembre. La data, tuttavia, resta incerta. Per ora, il SFTRF (Société Française du Tunnel Routier du Fréjus – Autoroute de la Maurienne) indica sempre una “durata indeterminata” sul suo sito.
Traforo del Fréjus parzialmente chiuso
Prolungamento dell’autostrada della Maurienne, il tunnel stradale transfrontaliero del Fréjus, che collega Modane (Francia) e Bardonecchia (Italia), resta aperto solo ai veicoli leggeri delle classi 1, 2 e 5. È stato comunque chiuso al transito dei veicoli leggeri. più di 3,5 tonnellate.
Di conseguenza, i mezzi pesanti e gli autobus sono costretti a dirigersi verso il tunnel del Monte Bianco. Un’altra alternativa: prendere la A8 via Aix-en-Provence e Nizza, con una deviazione di oltre 650 km fino alla frontiera.
Rinviata la chiusura del Traforo del Monte Bianco
In questo contesto, per non complicare ulteriormente la situazione, Francia e Italia hanno deciso giovedì di rinviare la chiusura del traforo franco-italiano del Monte Bianco, da tempo prevista dal 4 settembre al 18 dicembre, per avviare importanti lavori di manutenzione sulla volta .
Oltre alla congestione del traffico stradale, la questione riguarda gli scambi commerciali, e non solo tra Francia e Italia: il passaggio delle Alpi attraverso la Maurienne rappresenta un corridoio autostradale per il transito europeo.
Questo lunedì alla fine della giornata, le autostrade e Traforo del Monte Bianco (ATMB) segnalate 2 ore di attesa al casello italiano e 1 ora al casello francese.
Quando riprenderà il traffico ferroviario tra Francia e Italia?
La linea ferroviaria presenta numerosi danni ai binari, al segnalamento ma anche alle gallerie.
I treni tra la Francia e l’Italia (linea Chambéry-Torino), così come i treni TER nella valle della Maurienne, sono stati interrotti.
Il traffico ferroviario non riprenderà prima di “almeno due mesi”, ha annunciato Clément Beaune durante la sua visita sul posto la settimana scorsa. Al momento non è possibile fornire una tempistica precisa per il ritorno alla normalità.
“Dobbiamo avere accesso alla galleria, al tunnel, e oggi questo non è ancora possibile in tutta sicurezza”, ha precisato il ministro dei Trasporti in dichiarazioni pubblicate su France Bleu. Solo successivamente sarà possibile valutare e realizzare le misure e le opere di messa in sicurezza.
Vittime di questa frana di sassi, la SNCF e Trenitalia indicano un’interruzione del traffico “fino a nuovo ordine”.
Ogni giorno sono interessati sei TGV (3 andata e ritorno) tra Parigi e Milano, a cui si aggiungono quattro Frecciarossa di Trenitalia (2 andata e ritorno).
Nel frattempo, di fronte ai colpi dei prezzi spesso esorbitanti degli aerei tra Milano e Lione, i francesi in Italia si stanno organizzando, in particolare sviluppando offerte e richieste di carpooling, pubblicate su Blablacar o sui gruppi Facebook.
Come ottenere il rimborso del 100%.
Secondo la legge europea sui passeggeri ferroviari, le aziende sono tenute a rimborsare integralmente i propri clienti quando cancellano un treno. I clienti Trenitalia hanno ricevuto una comunicazione che dettaglia la procedura da seguire: la richiesta di rimborso può essere effettuata a partire dalle 24 ore successive alla data del viaggio prevista sul sito trenitalia.com oppure compilando questa forma. Presso SNCF, i biglietti digitali vengono rimborsati automaticamente entro cinque giorni sulla carta utilizzata per il pagamento.
Tunnel Lione-Torino: dov’è il cantiere della nuova linea ferroviaria tra Francia e Italia?
È in costruzione il tratto transfrontaliero della nuova linea ferroviaria merci e passeggeri Lione-Torino: 65 km dalla Val de Susa alla Val Maurienne, compresi 57,5 km del tunnel di base del Moncenisio. Si tratta della linea ferroviaria tra Francia e Italia, gestita dal consorzio TELT, Tunnel Euralpin Lione Torinodovrebbe aprire entro il 2032. Dall’inizio del progetto nel 2005, i detrattori del progetto sono stati regolarmente ascoltati, soprattutto prima dell’estate, quando i manifestanti mobilitati arrivarono al punto di danneggiare le attrezzature edili.
D’ora in poi saranno gli eletti di Chamonix a far sentire la loro voce in favore della ferrovia. Quattro sindaci della valle hanno firmato all’inizio della settimana scorsa una lettera aperta per denunciare l’enorme traffico stradale che, dopo la frana, ha paralizzato i dintorni del tunnel del Monte Bianco. Chiedono di accelerare lo sviluppo del trasporto merci su rotaia grazie alla linea Lione-Torino. Pur attraversando la Maurienne, il tratto internazionale del futuro tunnel sarà interrato per una lunghezza di 57 chilometri. Sarebbe stato risparmiato dalle recenti frane avvenute in superficie.
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