Terremoto in Marocco: le fake news inondano Internet e alimentano la paura tra la popolazione

CASABLANCA: Dal momento in cui la terra ha tremato in Marocco, le voci si sono diffuse, trasformandosi rapidamente in fake news.

In tali circostanze, in questo caso un disastro naturale, accade che di fronte all’ignoto, l’individuo controllato dalla paura e guidato dal suo istinto di sopravvivenza, possa diffondere false informazioni.

Tuttavia, nell’era dei social network, alcune persone condividono deliberatamente informazioni false, provocando spesso reazioni di panico, anche se le vittime del terremoto sono già psicologicamente indebolite.

Così, all’indomani del terremoto che ha provocato 3.000 morti e oltre 5.500 feriti nel sud del Marocco, l’agenzia di stampa nazionale MAP ha preso l’iniziativa di ergersi come barriera alla disinformazione.

“Il terremoto che ha colpito la provincia di Al Haouz venerdì 8 settembre è oggetto di numerose fake news. Il MAP distingue le notizie false da quelle vere”, indica il MAP sulla sua piattaforma mapnews.ma.

Sui social network marocchini decine di fake news sono spesso state causa di movimenti di panico “digitale”.

Video che mostrano il crollo di edifici a Casablanca (città leggermente colpita dal terremoto), foto di infrastrutture portuali distrutte e navi ribaltate sulle banchine, immagini che mostrano il crollo di case nella capitale Rabat, tutti si sono rivelati pezzi di disinformazione verificati tramite MAPPA.

Una delle informazioni che ha fatto più scalpore nel regno di Shereef e che poi si è rivelata falsa è stata la condivisione in rete di immagini attribuite al sismologo Frank Hoogerbeets, che avvisavano di un altro terremoto di grandi dimensioni in Marocco.

L’agenzia ufficiale marocchina ha diffuso subito un comunicato stampa in cui spiega che sul suo account ufficiale sulla piattaforma X (ex Twitter), “il sismologo ha smentito le voci secondo cui aveva previsto un altro terremoto in Marocco”.

Ha anche aggiunto che Frank Hoogerbeets aveva detto che “alcuni media sembrano affermare che io avessi previsto un altro grande terremoto in Marocco. Questa affermazione è falsa. Ho risposto qui alle domande sulla minaccia attuale”, concludendo che solitamente “dopo un terremoto come quello dell’8 settembre si verificano scosse di assestamento più piccole (M 4-5). Un altro grosso problema è meno probabile”.

Pochi giorni dopo, una pubblicazione che avvertiva che “piogge fino a 120 mm e raffiche di vento fino a 95 km/h” sarebbero caduti sulle zone sinistrate è stata smentita anche dal MAP che ha contattato la Direzione Generale della Meteorologia, che per Da parte sua, “ha smentito categoricamente questa informazione, affermando di non aver pubblicato alcun avviso al riguardo”, si legge in un comunicato stampa della stessa fonte.

Le autorità locali, che svolgono un ruolo di primo piano anche nella lotta alla disinformazione, hanno dal canto loro invitato i cittadini a non lasciarsi ingannare da voci e fake news, che rischiano di seminare il terrore tra le popolazioni quando, ad esempio, le pubblicazioni sui social network denunciano la schianto di un elicottero nel perimetro della provincia di Azilal. L’incidente in questione è effettivamente avvenuto in un altro Paese.

Infine, un video che ha fatto il giro del mondo ed è stato ripreso anche dai “media seri” mostrava un neonato nudo, presumibilmente miracolosamente estratto dalle macerie. In realtà, secondo MAP, “si tratta di un vecchio video, pubblicato nel maggio 2019, di un neonato abbandonato subito dopo il parto”.

Elma Violante

Difensore della musica freelance. Pioniere del cibo. Premiato evangelista zombi. Analista.

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