Aggiornamento: 13/07/2024 19:45
Emesso da: 13/07/2024, 19:45
Roma – Troppi errori nel set finale hanno privato del titolo più famoso dello Slam la tennista italiana Jasmine Paolini, quando ha perso in tre set contro Barbora Krejčíková nella finale di Wimbledon. Il quotidiano italiano Corriere della Sera scrive sul suo sito che al termine di questa emozionante partita, la giocatrice ceca “con l’aiuto del suo angelo custode Jana Novotná, un’allenatrice morta di cancro all’età di 49 anni, ha trovato il modo di non cadere nell’abisso”, anche se non è riuscita a convertire i primi due match point.
Paolini, che fu la prima italiana a partecipare ad una finale a Wimbledon nell’era open e, come scrive il Corriere della Sera, “la prima donna destinata ad andare sulla luna”, si fermò prima del traguardo. “È stato il micidiale doppio fallo di Jasmine Paolini nel settimo game del terzo set dell’emozionante finale a regalare alla ceca Barbora Krejčíková un vantaggio che l’italiana non è riuscita a superare nonostante due break point sul 5-4 in una partita interminabile che somigliava a una scena da Match Point di Woody Allen”, nota il Corriere della Sera.
Secondo lui questa non è la fine della favola della piccola giocatrice italiana, ma l’inseguimento del sogno, iniziato quest’anno con la vittoria al torneo di Dubai, proseguito con la partecipazione alla finale del Roland Garros e culminato con Londra. . Paolini ha conquistato la capitale britannica con la sua energia, le sue incredibili mosse in campo e la sua drammatica vittoria in semifinale contro Donna Vekičová. Anche se Krejčíková è diventata la regina di Wimbledon, applaudita da “sua maestà Martina Navrátilová”, originaria di Castelnuovo di Garfagnano, “che è nata per correre, per riscrivere un po’ la storia e che sorrideva sempre, anche quando piangeva”, conclude Corriere della Sera.
“Purtroppo per Paolini Wimbledon resta un sogno”, scrive la Gazzetta dello Sport sul proprio sito. Secondo lui il miracolo non è avvenuto a Wimbledon. Tuttavia, ha descritto la prestazione della giocatrice italiana come incredibile, dato che non aveva mai vinto una sola partita sull’erba prima di quest’anno. Ma dopo il torneo potrà sperare di raggiungere il quinto posto nel ranking mondiale e di aggiudicarsi anche la tessera dell’All England Club, privilegio riservato ai finalisti del più famigerato torneo del Grande Slam.
I giornali La Stampa e La Reppublica hanno pubblicato un servizio sulla località termale toscana di Bagni di Luca, da dove è originario Paolini. Tutta la città ha guardato la finale sul grande schermo e anche se la campionessa locale non ha vinto, tutti erano molto orgogliosi di lei. “Ha lottato come una leonessa fino alla fine, appena tornerà faremo una festa”, ha detto il sindaco Paolo Michelini.
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