“Ho sofferto molto“, dice Filippo Ganna, e dalle sue parole è difficile dedurre se si riferisca a quanto accaduto in bici o a piedi.”Il mio amico Jonathan Milan sprinta per 17” e sa se ha vinto la tappa oppure no; Ho dovuto aspettare due ore…“Due ore: quanto ci ha messo Tadej Pogačar, la bestia nera che gli ha privato della vittoria a Perugia e che domina questo Giro d’Italia con il pugno di ferro, per tagliare il traguardo. Ma questa volta lo sloveno non è riuscito a vincere e lo specialista italiano è riuscito ad aggiungere la vittoria al suo vasto record. e affermare il proprio status di riferimento.
La seconda e ultima cronometro individuale di questo Giro d’Italia consisteva in 31,2 chilometri completamente pianeggianti tra Castiglione delle Stiviere e Desenzano del Garda, sulle rive dell’idilliaco Lago di Garda che tanti ciclisti frequentavano per allenarsi prima che le concentrazioni in alta quota diventassero inevitabili. “Può essere diviso in due parti“, ha espresso Edoardo Affini, Visma | Noleggia un ciclista, in un ‘canutazo’. “Il primo è più tecnico, con curve e strade strette; il secondo, invece, è molto veloce“.
Proprio Affini è stato l’autore del primo tempo di riferimento con 36’32”. L’ex campione del mondo a cronometro Tobias Foss (Ineos Grenadiers) migliorerebbe il suo tempo di quattro secondi, precedendo il momento in cui il suo compagno di squadra Filippo Ganna ha distrutto il tempo con l’incredibile tempo di 35’02”, fatto registrare a 53,434 km/h. Anche se nessuno dei 98 ciclisti partiti dopo di lui è riuscito a superarlo, né negli intermedi né all’arrivo, l’italiano non si è lasciato trasportare dall’euforia. “Con Tadej in corsa impossibile essere ottimisti”lo ha annunciato con rassegnazione ai microfoni di Eurosport.
I suoi peggiori presagi si sono avverati nella prima metà del mandato. Quattro secondi sono stati inflitti da Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) dopo 7,8 chilometri. Successivamente, però, la maglia rosa gli ha regalato 14″ nei successivi 15.4″ e, al termine della cronometro, un totale di 29″ che gli hanno comunque permesso di essere secondo nel passo. Così è stato. ‘Top Ganna’ ha conquistato la sua settima vittoria parziale al Giro d’Italia, la sesta in una cronometro, per continuare ad arricchire un palmares specializzato in cui manca solo un CRI del Tour de France (è arrivato 4° e 5° nei tempi dell’unica a cui ha partecipato, nel 2022). Lui non ci sarà quest’estate, visto che si preparerà per le Olimpiadi dove aspira a conquistare il suo primo oro individuale su pista dopo quello ottenuto nell’inseguimento a squadre a Tokyo.
I sorrisi degli Ineos Grenadiers si allargano con il terzo posto di Thymen Arensman e il quarto di Geraint Thomas. L’olandese sale al sesto posto nella classifica generale, mentre il gallese scavalca il colombiano Dani Martínez (Bora-Hansgrohe) dal secondo posto. Pogacar, inaccessibile, misura 3’41” e 3’56”. Gli allenamenti intensi hanno visto Ben O’Connor (Decathlon-Ag2r) e Antonio Tiberi (Bahrain Victorous) consolidare le loro posizioni nella top five generale, mentre “Movistar” Einer Rubio ha pagato il minimo del suo telaio perdendo più di quattro minuti contro Ganna ed è uscito dalla top10.
Domani avrò tempo piatto e domenica si farà. Il Mortirolo è una delle salite più difficili attualmente scalate dai professionisti e tutto ciò che rimane fino al traguardo è vincente.
Se ci sarà battaglia, potremmo vedere uno dei giorni ciclistici più belli dell’anno. Potrebbe non essere così.#Giro107 pic.twitter.com/aqzJdqVNBT—Azzurro cielo (@ZS20182) 17 maggio 2024
Rubio e altri scalatori puri interessati da questa cronometro, come Lorenzo Fortunato (Astana) o Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL), avranno una buona occasione per recuperare. questa domenica nella tappa regina di questo Giro d’Italia. Saranno ben 222 i chilometri tra Manerba del Garda e Livigno, con quasi 6.000 metri di dislivello accumulato che comprende il Mortirolo (1°, km 154,5) e il Passo de Foscagno (1°, km 213) prima della salita finale al Mottolino. Ci vorranno più di sei ore di impegno prima del meritato riposo di lunedì.
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