Il rischio è maggiore per i bambini nati da madre o padre sotto i 20 anni, così come per quelli la cui madre aveva più di 35 anni o il padre aveva più di 45 anni alla nascita.
Secondo un nuovo studio scientifico internazionale, i bambini nati da genitori molto giovani o molto anziani corrono un rischio maggiore di sviluppare successivamente il disturbo bipolare (ex disturbo maniaco-depressivo).
Il rischio è maggiore per i bambini nati da madre o padre sotto i 20 anni, così come per quelli la cui madre aveva più di 35 anni o il padre aveva più di 45 anni alla nascita.
I ricercatori di quattro paesi (Spagna, Italia, Paesi Bassi, Australia), guidati dalla dott.ssa Giovanna Fico dell’Università di Barcellona, che hanno fatto il relativo annuncio alla conferenza dell’European College of Neuropsychopharmacology a Vienna (15 ottobre-18 ) e la pubblicazione sulla corrispondente rivista European Neuropsychopharmacology, ha condotto una revisione sistematica e una meta-analisi di tutte le ricerche pubblicate sul disturbo bipolare in relazione all’età. In totale, i dati sono stati analizzati per circa 13,43 milioni di persone, di cui 217.089 con diagnosi di disturbo bipolare.
Ha scoperto che in generale, gli uomini più anziani (oltre i 45 anni) avevano più probabilità (del 29%) di avere un figlio con un tale stato mentale rispetto ai padri di età compresa tra 25 e 29 anni, mentre le madri più anziane avevano il 20% in più di probabilità di dare alla luce un disturbo bipolare bambino. disturbo, rispetto alle donne di età compresa tra 25 e 29 anni.
Per quanto riguarda i genitori molto giovani fino a 20 anni, il rischio di avere un figlio con disturbo bipolare aumenta rispettivamente del 23% per le madri e del 29% per i padri. Scopri di più su News4Health.gr.
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