Rinascimento italiano o semplice schizzo?

Dopo aver battuto il Galles lo scorso anno al Torneo e l’Australia a novembre, la Nazionale, domenica opposta ai Blues, vorrà dimostrare che gli anni bui appartengono al passato.

La fine di un lungo calvario. L’anno scorso, l’ultimo giorno del Torneo, L’Italia vince a Cardiff contro il Galles (21-22)dopo una folle corsa di Ange Capuozzo conclusa con un saggio di Edoardo Padovani. Superba e commovente esplosione di gioia degli italiani, che mettono fine 40 sconfitte di fila, in sette anni, nella competizione. Nel frattempo, il tour autunnale transalpino ha confermato la ripresa: nonostante l’imbarazzante battuta d’arresto in Georgia a luglio (28-19), L’Italia ha battuto per la prima volta nella sua storia l’Australia in autunno (28-27).

E’ quindi tempo di conferme per la Nazionale, quando trova un Sei Nazioni cui è entrata a far parte nel 2000 (13 vittorie, un pareggio, 101 sconfitte). “Cambieremo alcuni punti per questo Sei Nazioni”, ha avvertito Kieran Crowley, allenatore della Nuova Zelandaconcentrato su un gioco ambizioso e offensivo. “Dobbiamo cercare di essere un po’ più innovativi, lui continua. Come allenatori abbiamo una responsabilità nei confronti del rugby in generale. Dobbiamo renderlo un po’ più attraente per gli spettatori”.

“Produrre sul campo qualcosa che sia piacevole alla vista”

Crowley descrive in dettaglio la sua cultura del gioco e le sue ambizioni sportive: “Il rugby è un business dell’intrattenimento, dobbiamo avere sempre più sostenitori e fan. Sono un allenatore più anziano ora (61 anni, ndr) e non è una priorità per me vedere se abbiamo vinto o perso. Ma abbiamo la responsabilità di produrre qualcosa sul campo che sia piacevole alla vista”. Spinta da una giovane generazione disinibita dalla sua genialità negli under 20, la selezione italiana non ha invece risolto tutti i suoi problemi: costanza di rendimento, spessore di organico… Le mancanze sono note.

“Tecnicamente, dobbiamo continuare a lavorare per migliorare la nostra conquista. Dobbiamo sviluppare un gioco che si adatti ai giocatori che abbiamo, continua quello che è stato allenatore del Canada (2008-2015) poi allenatore del Benetton Treviso (2016-2021). Quando guardi una squadra come la Francia, è chiaro che fisicamente non siamo grandi e massicci come loro. Quindi, tecnicamente, dobbiamo essere bravi con le palle che dovremo negoziare. Dobbiamo anche essere bravi nella mischia e nel tocco. Se riusciamo a fare bene questo genere di cose, allora saremo in gioco”.

“Saremo sempre i perdenti, e va bene così”

A priori, le azzurre sono al sicuro da una disfatta come quella del 2021, dove avevano “battuto” il maggior numero di punti (239) e mete (34) concesse in un’edizione. Da lì a fare meglio di dieci anni fa quando, agli ordini di Jacques Brunel, avevano abbattuto Francia e Irlanda in patria? Di fronte a queste due nazioni, favorite di questa edizione 2023, sembra una missione impossibile. Ma una mossa potrebbe essere possibile contro i gallesi in casa e in Scozia. “Se fai un sondaggio per scoprire chi finirà all’ultimo posto, tutti ti diranno Italia, non nasconde Kieran Crowley. Saremo sempre i perdenti, e va bene così. Ci concentriamo solo sulle nostre prestazioni. Dobbiamo fare le cose bene ed essere sicuri di noi stessi sapendo di aver lavorato bene.

Il fatto di aver chiuso la serie nera ha comunque disinibito i Transalpini, che presentano un bilancio in rialzo nel 2022 (cinque vittorie, sei sconfitte). “Parlavamo sempre di questo spettacolo. Puoi sempre dire che non ci stai prestando attenzione, ma era sempre da qualche parte nelle nostre teste”.confida un ottimista Kieran Crowley: “Potremmo essere all’alba di una nuova era. Aspettiamo e vediamo…” La paura di sbagliare deve scomparire per il capitano Michele Lamaro e le sue truppe. In ogni caso, l’atmosfera era rilassata. “Devi creare un ambiente in cui i giocatori possano prosperare, conferma l’allenatore della Nazionale. Quando le cose non vanno bene, devi anche accettarlo perché può succedere. I giocatori possono sbagliare, ma devono imparare da loro”. Da vedere domenica (ore 16) contro la XV di Francia, numero 2 del ranking mondiale che resta su tredici successi di fila.

Elma Violante

Difensore della musica freelance. Pioniere del cibo. Premiato evangelista zombi. Analista.

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