PRIMO PAESE EUROPEO A VIETARE CHATGPT: Uso improprio dei dati degli utenti, possibile multa da 20 milioni di euro

L’Italia è il primo paese in Europa a vietare ChatGPT, anche se non è chiaro come attuerà il divieto. OpenAI rischia una possibile multa di 20,4 milioni di euro.

Secondo quanto riportato dai media globali, l’Italia ha vietato ChatGPT a causa di problemi con il trattamento dei dati degli utenti. L’autorità di regolamentazione della protezione dei dati ha affermato che la decisione è provvisoria, finché ChatGPT e la società OpenAI non rispetteranno la privacy degli utenti.

Il servizio chatbot è stato temporaneamente chiuso il 20 marzo dopo che è stato scoperto un “bug” che consentiva agli utenti di vedere i nomi delle ricerche nella cronologia chat di altre persone. La società OpenAI ha confermato che i dati dell’1,2% degli utenti “avrebbero potuto essere visibili” ad altri, ma stima che questa cifra sia in realtà molto inferiore.

Le autorità italiane hanno concesso alla società 20 giorni per rendere pubbliche le misure adottate per proteggere i dati degli utenti, pena una multa fino a 20,4 milioni di euro.

“Gli utenti non sono informati della raccolta dei dati e le informazioni nel servizio ChatGPT non sempre sono conformi ai dati reali, il che apre la possibilità di archiviare dati personali inesatti. Non esiste alcuna base legale che giustifichi la loro massiccia raccolta e archiviazione” , hanno annunciato le autorità italiane.

ChatGPT è già stato bloccato in diverse scuole e università in tutto il mondo, a causa della disabilitazione dell’accesso alla rete locale. Ma non è chiaro esattamente come l’Italia intenda bloccarlo a livello nazionale.

Questa settimana, più di 1.000 dirigenti tecnologici hanno firmato una lettera in cui mettevano in guardia sui pericoli dell’intelligenza artificiale e chiedevano di fermare lo sviluppo della tecnologia per sei mesi.

Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha annunciato questa settimana che a maggio intraprenderà un viaggio nei sei continenti per discutere del suo prodotto con utenti e tecnici. In Europa, è previsto un viaggio a Madrid, Monaco, Londra e Parigi, oltre a Bruxelles, dove i legislatori europei stanno già negoziando nuove regole che limiterebbero il rischio di utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale.

Jolanda Dellucci

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