Decine di terremoti hanno colpito la regione di Napoli da lunedì sera, provocando il panico tra la popolazione. Sebbene non ci siano state vittime, i vigili del fuoco italiani hanno evacuato 35 famiglie. Le scuole rimarranno chiuse martedì.

“Sono state registrate circa 150 scosse di terremoto” nell’area vulcanica dei Campi Flegrei, ha affermato martedì mattina l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV). Una scossa di magnitudo 4.4 “è stata la più violenta” dall’inizio, nel 2005, dell’attuale periodo di ripresa dell’attività sismica e lo sciame è “il più potente degli ultimi quarant’anni”, ha affermato l’INGV.

“Una notte che non dimenticheremo”

Molti residenti di Pozzuoli, una città nel parco commerciale dei Campi Flegrei dove vive mezzo milione di persone, sono fuggiti dalle loro case in seguito alle scosse, che hanno causato danni lievi agli edifici ma nessuna vittima. “Questa sarà una notte che non dimenticheremo”, ha scritto su Facebook il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni.

Video amatoriali hanno mostrato il pavimento di un supermercato disseminato di bottiglie a Pozzuoli. Sono stati aperti quattro centri di accoglienza per i residenti che cercano riparo per trascorrere la notte, mentre le scuole, chiuse tutto il giorno, saranno ispezionate dai vigili del fuoco. Il centro di coordinamento dei soccorsi di Napoli ha mobilitato 400 brande a Pozzuoli, dove sono state montate delle tende, e a Bacoli.

La più grande caldera attiva d’Europa

Il vulcano, che copre un’area di 15 km per 12 km, ha la tipica depressione a fondo piatto lasciata dopo un’eruzione. È la più grande caldera attiva (‘caldaia’ in spagnolo) d’Europa, situata ai confini di Napoli e Pozzuoli sul lungomare.

I Campi Flegrei, la cui eruzione 40.000 anni fa ha modificato il clima del pianeta, preoccupano gli abitanti locali e gli scienziati a causa della ripresa dell’attività dovuta ai gas emessi dal magma, che stanno esercitando pressione sulla superficie, screpolando il terreno.