A marzo, un uomo è stato aggredito da un orso nella stessa zona.
Un giovane uomo che faceva jogging è stato sbranato a morte da un orso su un marciapiede nel nord-est dell’Italia mercoledì, il primo incidente del genere nel paese, hanno detto le autorità locali.
Andrea Papi, 26 anni, si stava esercitando in questa zona boscosa e montuosa, vicino al suo villaggio di Caldes, in Trentino, quando ha incrociato la strada con l’orso.
La sua famiglia, preoccupata perché stava ritardando il suo ritorno a casa, ha informato le autorità.
I soccorritori lo hanno trovato morto durante la notte da mercoledì a giovedì in un burrone. Aveva profonde ferite al collo, alle braccia e al petto, che evidentemente gli erano state inflitte da un grosso animale carnivoro.
Secondo i risultati della perizia forense, Andrea Papi è deceduto per le ferite causate da un orso, come indicato da una fonte vicina alle autorità, confermando le informazioni dei media italiani. Un’analisi del DNA dovrebbe permettere di identificare l’animale nei prossimi giorni.
Hanno deciso di uccidere l’orso
Le autorità locali hanno confermato venerdì che è stato deciso di lanciare un’operazione di emergenza per uccidere l’orso non appena identificato, ha annunciato il presidente del Trentino Maurizio Fugati.
A marzo un uomo è stato aggredito da un orso nella stessa zona, riaccendendo il dibattito sulla pericolosità di questi animali.
Grazie al successo del progetto Life Ursus, per la reintroduzione dell’orso in Trentino (1996-2004), nel 2021 sono stati censiti 69 orsi in questa regione.
In realtà si tratta di pochi centimetri, anche se il programma prevedeva una popolazione di circa 50 animali, ha commentato Fugati, per garantire una convivenza sicura con i residenti locali.
“È quindi necessario ridurre questo numero il prima possibile”, ha aggiunto.
“L’uomo non è il bersaglio di un orso”, dice un ex deputato
Anamaria Prokatsi, dell’Associazione nazionale per la protezione degli animali (Enpa), ha invece denunciato la mancata azione preventiva da parte delle autorità.
“Non è l’uomo il bersaglio dell’orso che, al contrario, è un animale particolarmente temibile, che viene tenuto a distanza” dalle persone, ha sottolineato l’ex deputato, sottolineando che non è stato fatto alcuno sforzo per “sconsigliare l’ingresso in zone dove si sono mamme orse con i loro cuccioli”.
L’organizzazione ambientalista WWF, pur avendo sottolineato di opporsi allo sterminio sistematico degli orsi coinvolti in attacchi non letali, ritiene che il responsabile della morte del giovane Andrea debba essere ucciso.
In Italia vivono circa 120-200 orsi, principalmente in Trentino e Abruzzo.
Fonte: RES-MPE
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