Il pilota italiano Marco Bezzecchi (Ducati) ha conquistato questa domenica la sua prima vittoria nel Campionato del Mondo MotoGP nel Gran Premio della Repubblica Argentina nella competizione disputata sul circuito di Termas de Río Hondo su pista bagnata, e ha anche concluso come leader del campionato grazie al fatto che il suo connazionale Francesco Bagnaia (Ducati) ha subito una caduta in una delle curve.
Con Bezzecchi sono saliti sul podio il francese Johann Zarco (Ducati), che si è piazzato in seconda posizione e lo spagnolo Alex Márquez (Ducati), che sabato aveva conquistato la pole position e ha completato il podio di oggi chiudendo al terzo posto.
Quarto invece Franco Morbidelli (Yamaha), quinto Jorge Martín (Ducati), sesto Jack Miller (KTM), settimo Fabio Quartararo (Yamaha), ottavo Luca Marini (Ducati), nono Alex Rins (Honda) e decimo Fabio Di Giannantonio (Ducati).
Il pilota italiano ha dominato la gara battendo in prima posizione fin dal via Márquez, che sabato aveva conquistato la pole position e, giunto al decimo giro dei 25 in programma, ha controllato le azioni con tre secondi di vantaggio su Márquez, con Bagnaia a secondo dallo spagnolo.
Dal canto loro, i due piloti Aprilia che si erano ben comportati nei test hanno patito la pioggia di Termas e, mentre Maverick Viñales era undicesimo, Aleix Espargaró era quattordicesimo, alle spalle del debuttante Augusto Fernández.
Il grande cambiamento in gara è arrivato a otto giri dalla fine, quando Bagnaia è caduto alla curva 13 del circuito e, nonostante sia riuscito a rientrare in pista, lo ha fatto in sedicesima posizione ea 45 secondi dalla testa. .
Con il passare dei minuti Bezzecchi ha preso il comando, tagliando il traguardo comodamente davanti per vincere per la prima volta in MotoGP, facendo anche un debutto trionfante per il team VR46 nella classe regina del motociclismo mondiale.
Chi non è riuscito a terminare la gara è il sudafricano Brad Binder (KTM), che sabato aveva creato la sorpresa vincendo la Sprint, ma questa domenica è caduto alla curva 5, nonostante sia riuscito a inserirsi nella concorrenza nella ultima posizione.
Il concorso ha riunito circa 72.000 persone che hanno sfidato le condizioni meteorologiche e hanno potuto godersi lo spettacolo in cui l’artista Ariel Ardit si è occupato di cantare in anteprima i versi dell’inno nazionale argentino.
Il Warm Up è stato anche per Bezzecchi
Marco Bezzecchi (Ducati) ha guidato il Gran Premio d’Argentina MotoGP Warm Up, che con il nuovo formato è l’unica sessione di warm-up, programmata per soli 10 minuti, che si tiene quest’anno di domenica. Con condizioni della pista difficili a causa della pioggia caduta durante la notte e continuata a intermittenza fino al mattino, l’italiano ha chiarito le sue intenzioni per la gara, dopo essere arrivato secondo nello sprint di sabato. .
Alle spalle di Bezzecchi il compagno di squadra Luca Marini (Ducati), terzo l’australiano Jack Miller (KTM), quarto Fabio Di Giannantonio (Ducati); Franco Morbidelli (Yamaha), quinto; Takaaki Nakagami (Honda), sesto; Francesco Bagnaia (Ducati), settimo; Augusto Fernandez (KTM), ottavo; Fabio Quartararo (Yamaha) nono e Raúl Fernández (Aprilia) chiudono la top ten.
Arbolino ha vinto in Moto2 e Suzuki ha vinto in Moto 3
I piloti di Moto2 e Moto3 non hanno svolto la sessione sul bagnato perché è stato annullato il Warm Up, per il quale questa domenica la distanza è stata ridotta a 14 giri e lo sprint è stato preso dall’italiano Tony Arbolino, davanti ad Alonso López e Jake Dixon, mentre Arón Canet era quarto e Sergio García Dols quinto. Inoltre, Darryn Binder è arrivato sesto, Filip Salac settimo, Somkiat Chantra ottavo, Albert Arenas nono e Sam Lowes decimo.
Da parte sua, il pilota giapponese Tatsuki Suzuki ha conquistato la vittoria in Moto3 in una gara che si è svolta sott’acqua e in cui non sono arrivati Deniz Öncü, Ayumu Sasaki, Jaume Masià e David Almansa, alcuni dei quali hanno subito cadute di indice.
Il secondo posto è andato a Diogo Moreira, mentre Andrea Migno ha completato il podio, il quarto posto è andato a Daniel Holgado, il quinto a Scott Ogden (è stato penalizzato di 6 secondi, l’equivalente di una Long Lap Penalty) e la top ten è andata a Stefano Nepa, Kaito Toba, Xavier Artigas, Ryusei Yamanaka e David Salvador hanno finito.
Scritto da Karina Di Vitto
NA – Buenos Aires, Argentina
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