L’ex vicepresidente della Juventus Pavlo Nedvěd è nuovamente minacciato di squalifica di otto mesi dal calcio per il suo ruolo nella vicenda della falsificazione dei conti del club torinese. La sentenza è chiesta dal procuratore capo della Federcalcio italiana (FIGC) in un nuovo processo nei confronti del club.
La Juventus è già stata accusata di falsificazione di conti lo scorso anno, ea novembre l’intero consiglio di amministrazione del club, compreso il presidente di lunga data Andrea Agnelli e l’ex capitano della nazionale ceca, Nedvěd, sono stati licenziati per questo motivo.
Il vincitore del Pallone d’Oro 2003 ha poi ricevuto una squalifica dal calcio di otto mesi, che è stata annullata dalla corte d’appello del Comitato Olimpico Italiano.
Facendo riferimento a nuove prove, il procuratore capo della FIGC Giuseppe Chiné chiede ora una nuova sanzione per l’ex centrocampista e per altri sei dirigenti.
La Juventus ha inizialmente perso 15 punti in classifica per causa, ma anche quel rigore è stato annullato dalla Corte d’Appello.
Chiné ora rivendica 11 punti per il club, che eliminerebbe la “Vecchia Signora” dalla coppa tre turni prima della fine del campionato italiano. Il Torino è secondo in classifica.
Non hanno invece presentato ricorso Agnelli e l’ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene, a cui è stata concessa una squalifica di due anni dal tribunale sportivo.
La Corte d’Appello del Comitato Olimpico ha confermato la sanzione dei due funzionari ad aprile.