Domani venerdì il ministero dell’Interno metterà in atto misure di protezione per i dipendenti pubblici a causa della nuova ondata di caldo.
In particolare, per i dipendenti pubblici appartenenti a fasce deboli, è prevista l’applicazione del telelavoro. Se ciò non è possibile, a causa della natura delle loro mansioni, non possono venire al loro servizio utilizzando un permesso speciale. La loro appartenenza a fasce deboli è accertata sulla base dei dati rilevanti già in possesso del lavoratore o in collaborazione con il Servizio di consulenza medica o il medico del lavoro o dietro presentazione da parte del lavoratore stesso di un relativo parere medico, dal quale si possa dedurre la condizione.
Per i dipendenti pubblici che non appartengono a gruppi vulnerabili, i servizi del personale possono dare istruzioni per orari di arrivo e partenza flessibili o per la fornitura di telelavoro.
Soprattutto per i dipendenti le cui mansioni richiedono di lavorare all’aperto, devono utilizzare i dispositivi di protezione individuale prescritti, mentre si raccomanda di evitare di lavorare nelle ore di punta del caldo (12:00 – 17:00).
Al fine di evitare disagi ai cittadini, ma anche a tutela della loro salute, si precisa che eventuali incontri con i servizi pubblici previsti nelle ore di punta dell’ondata di caldo devono essere rinviati a discrezione dei servizi.
Le istruzioni non riguardano i dipendenti, i cui compiti sono direttamente correlati alla gestione di queste condizioni meteorologiche eccezionali.
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