Nel sud della Sicilia tre navi di organizzazioni umanitarie fanno avanti e indietro senza meta da più di una settimana. The Ocean Viking, Geo Barents e Humanity 1 sono tutti in attesa di notizie da Roma. Vogliono sbarcare quasi 1.000 migranti che hanno raccolto nel Mediterraneo in un porto italiano. Ma la Roma non dà casa. Con questo, il nuovo governo di Giorgia Meloni riprende una vecchia politica: la rigida politica anti-immigrazione del leader leghista Matteo Salvini, nel 2018 e nel 2019, quando era ministro dell’Interno.
Le tre navi in attesa appartengono alle organizzazioni umanitarie SOS Méditerranée, SOS Humanité e Medici senza frontiere. Uno dei migranti prelevati è un neonato e tra loro ci sarebbero più di cento minori. Tutti i migranti se la passano abbastanza bene, dicono le organizzazioni umanitarie alle agenzie di stampa italiane, anche se soffrono per l’avanzare del freddo autunnale.
Nuova politica
Che il governo di estrema destra della Meloni, insediatosi all’inizio della scorsa settimana, abbia subito marcato questa nuova politica non stupisce molto. I tre partiti della coalizione – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – si sono impegnati a frenare l’immigrazione durante la campagna elettorale. Più di 86.000 migranti sono entrati in Italia via mare quest’anno.
Roma ora tiene le tre navi fuori dal porto e chiede a Germania e Norvegia di prendersi cura dei 1.000 migranti recuperati. Due navi battono bandiera norvegese, una terza batte bandiera tedesca. Ma quei paesi hanno annunciato questa settimana di non essere responsabili dei migranti prelevati dalle barche. Eppure Roma tiene duro: questi migranti, portati dal mare da organizzazioni umanitarie straniere al di fuori delle acque territoriali italiane, non possono entrare nel Paese.
I nuovi vertici fanno una netta distinzione tra questi migranti e quelli che raggiungono le coste meridionali tramite la guardia costiera italiana o con mezzi propri. Centinaia di migranti sono stati sbarcati giovedì a Lampedusa e una nave francese che aveva salvato dalle onde 37 migranti del Bangladesh è stata autorizzata a scaricarli tutti in Sicilia.
nave pirata
L’attuale ministro dell’Interno è Matteo Piantedosi. È stato capo di gabinetto di Matteo Salvini nel 2018 e nel 2019. In un’intervista al Corriere della Sera di mercoledì, Piantedosi ha spiegato molto chiaramente la posizione di questo gabinetto: “Non possiamo accettare migranti da navi straniere che operano sistematicamente senza un coordinamento preventivo con le autorità italiane. Attualmente si tratta del 16% dei migranti via mare che sbarcano qui. Ma siccome stiamo già raccogliendo il restante 84%, ora contiamo sulla tanto proclamata solidarietà europea.
Lo stesso dice il premier Meloni: “Se una nave di aiuti del genere naviga sotto bandiera tedesca, ad esempio, ci sono due possibilità: o la Germania riconosce questa nave e accoglie i migranti, oppure questa nave diventa una nave pirata”.
Meloni e Piantedosi hanno anche affermato questa settimana che sarebbero pienamente impegnati a fermare i migranti via mare in Nord Africa e a controllare potenziali richiedenti asilo nei paesi africani che attraversano diretti in Europa.
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