L’Italia chiede che il famoso calciatore brasiliano Robinho sconti una pena detentiva di nove anni nel suo paese d’origine per stupro, hanno riferito i media brasiliani, citando il ministero degli Esteri del paese.
Nel 2017, un tribunale di Milano ha dichiarato Robinho e altri cinque brasiliani colpevoli di stupro di gruppo di una donna dopo averla fatta ubriacare in una discoteca. La condanna è stata confermata dalla Corte d’Appello nel 2020 e dalla Corte di Cassazione italiana nel gennaio di quest’anno. L’incidente è avvenuto nel 2013 in una discoteca di Milano.
Il ministero brasiliano ha confermato di aver ricevuto tale richiesta, ma non ha nominato il giocatore. La richiesta sarà, a quanto pare, analizzata più in dettaglio dal Dipartimento per la Cooperazione Giuridica Internazionale del Ministero della Giustizia. L’avvocato difensore di Robinho non lo era, secondo l’agenzia Reuters contattare per fornire un commento appropriato sulla questione.
Robinho, il cui nome completo è Robson de Souza, nega tutte le accuse. Nel corso della sua carriera, l’attaccante brasiliano ha militato in diversi importanti club mondiali, come Real Madrid, Milan e Manchester City. Ha anche aggiunto esattamente cento partite per la nazionale.
Il Brasile non estrada i suoi cittadini
All’inizio di questa settimana, il ministero della Giustizia italiano ha emesso un mandato di arresto internazionale per il giocatore dopo che la massima corte del paese ha confermato il verdetto. Tuttavia, il calciatore vive in Brasile, che non estrada i suoi cittadini. Pertanto, l’Italia richiede che il giocatore sconti la pena nel suo paese d’origine.
Robinho non è l’unico brasiliano accusato di reati sessuali. All’inizio di gennaio, il tribunale di Barcellona ha confermato che il calciatore brasiliano Dani Alves, ex giocatore del club del Barcellona, era indagato per violenza sessuale.
I media spagnoli hanno riferito all’inizio di gennaio che una giovane donna ha accusato Alves di averla toccata sotto le mutande senza il suo consenso quando è andata in una discoteca di Barcellona con gli amici a fine dicembre. Il calciatore ha poi negato tutte le accuse e ha detto di non conoscere la signora in questione.
Il club messicano ha rescisso il contratto di Alves a causa delle accuse
Tuttavia, Alves è stato arrestato per ordine del tribunale il 20 gennaio in attesa di un’udienza, e il giocatore è stato successivamente arrestato dalla polizia catalana, scrive Cnn. Il club messicano Pumas UNAM, dove Alves lavorava all’epoca, ha rescisso il contratto con lui quel giorno.
Alves rimane in custodia. Pochi giorni fa, inoltre, secondo i media spagnoli, in tribunale è emerso chiaramente che probabilmente non si trattava solo di toccante, ma di stupro. Secondo cameriere CatalanNews è informato da prove dalla scena del crimine e in parte dalla dichiarazione dell’imputato.
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