ChatGPT sembra essere onnipresente ultimamente, nonostante le varie polemiche sulla moralità dell’utilizzo di tale strumento, ma sembra che non sia più così.
L’agenzia nazionale italiana per la privacy e la protezione dei dati ha bloccato l’uso del chatbot ChatGPT, un’app basata sull’intelligenza artificiale (AI) perché “non rispetta i dati dell’utente” e non può verificare l’età dell’utente, riporta AFP, citando Indice.hr.
La decisione, che ha avuto effetto immediato, comporterà un “blocco temporaneo del trattamento delle informazioni degli utenti in Italia” per la società OpenAI, che ha sviluppato ChatGPT, ha annunciato l’agenzia italiana per la protezione dei dati. L’annuncio aggiunge che è stata aperta un’inchiesta.
ChatGPT, lanciato dalla startup statunitense OpenAI e supportato dal gigante del software Microsoft, può rispondere in modo rapido, efficiente e relativamente accurato alle domande degli utenti, scrivere codice per computer, sonetti o saggi. Le nuove versioni di ChatGPT sono persino in grado di superare severi esami studenteschi.
Ma questa applicazione è controversa allo stesso tempo. Insegnanti, insegnanti e professori temono che i loro studenti utilizzino ChatGPT per imbrogliare, mentre i politici e altri responsabili delle decisioni si preoccupano della maggiore possibilità di diffondere disinformazione.
Di cosa si lamentano di ChatGPT?
L’agenzia italiana ha annunciato che a marzo si è verificata una fuga di informazioni su ChatGPT, tra cui “conversazioni” con gli utenti e informazioni sui pagamenti.
L’agenzia afferma che OpenAI non ha alcuna giustificazione legale per “la raccolta e l’archiviazione in blocco di informazioni personali allo scopo di addestrare gli algoritmi su cui si basa il lavoro della piattaforma”.
Il comunicato sottolinea inoltre che l’applicazione “non ha mezzi per verificare l’età dei suoi utenti” e quindi “espone i minori a risposte assolutamente inadeguate rispetto al loro livello di sviluppo e consapevolezza”.
OpenAI ha ora 20 giorni
L’agenzia ha annunciato che OpenAI ha 20 giorni per rispondere alle preoccupazioni del regolatore e rischia una multa di 20 milioni di euro, o fino al 4% delle entrate annuali.
Il blocco di ChatGPT in Italia arriva pochi giorni dopo che l’Europol ha avvertito che i criminali stavano pianificando di utilizzare ChatGPT per commettere frodi e altri crimini informatici, riferisce AFP.
Fonte: Indice.hr
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