Roma, 10 febbraio (EFE).- Le autorità italiane hanno bloccato la nave umanitaria Ocean Viking dell’organizzazione SOS Méditerranée con l’accusa di non aver rispettato le norme vigenti durante un salvataggio nel Mediterraneo al largo delle coste libiche.
Ieri la Ocean Viking ha sbarcato nel porto italiano di Brindisi (sud) 261 migranti soccorsi mentre viaggiavano via mare dal Nord Africa all’Europa stipati su chiatte.
Tuttavia, dopo aver messo in sicurezza queste persone in Italia, le autorità portuali hanno sanzionato la ONG con il blocco della nave per 20 giorni e una multa di 3.333 euro, riferisce l’organizzazione in un comunicato stampa.
“SOS Méditerranée denuncia questa decisione ingiusta e grave. Si tratta del terzo blocco in tre mesi. Cerchiamo ancora una volta di aggravare ulteriormente uno scenario in cui i paesi non rispettano il diritto marittimo”, ha denunciato.
La sanzione deriva da uno dei salvataggi in mare di quattro chiatte “inadeguate, sovraccariche ed esposte alle intemperie”, nonché dai maltrattamenti da parte della guardia costiera libica.
La Ocean Viking ha effettuato tutti i salvataggi in collaborazione con l’Italia ma in uno di essi, quando stava per intercettare un’imbarcazione su ordine di Roma, ha dovuto ritirarsi per consentire l’intervento delle motovedette libiche.
Quando, secondo la loro versione, gli occupanti del barcone hanno visto che sarebbero stati soccorsi dai libici e non dalla ONG, hanno cominciato a urlare e sono scoppiate scene di panico, tanto che la Ocean Viking alla fine ha effettuato il salvataggio, ignorando gli ordini. .
“Dover giustificare il semplice fatto di salvare vite umane in mare non ha senso e non è né morale né legale”, ha denunciato il direttore delle operazioni di SOS Méditerranée, Soazic Dupuy. EFE
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