L’Istituto italiano di statistica (Istat) ha pubblicato oggi una serie di dati negativi sull’economia.
Secondo l’elaborazione e l’analisi dei dati del 2012, il 12,7% delle famiglie e il 15,8% dei cittadini italiani si trovano oggi in uno stato di povertà. Si tratta di una valutazione negativa su quindici anni, vale a dire dall’anno in cui è iniziata la conservazione dei dati rilevanti (1997).
Allo stesso tempo, il 46,3% dei pensionati italiani ha un reddito che non supera i 1.000 euro mensili, mentre la pensione del 38,6% è superiore a 1.000, ma inferiore a 2.000 euro.
Lo stipendio medio mensile dei lavoratori italiani è di 1.304 euro. Gli stranieri che lavorano in Italia ricevono, secondo i dati Istat, in media 968 euro al mese.
Per quanto riguarda l’istruzione superiore, nel 2003, il 73% degli studenti che avevano appena completato gli studi secondari hanno deciso di iscriversi all’università. Nove anni dopo, questa percentuale è scesa al 58,2%.
Secondo i media italiani, il lavoro a tempo indeterminato, un tempo tradizionale, è a dir poco un sogno irrealizzato. . . specie a rischio di estinzione: nel 2012 il numero dei giovani con contratto a tempo indeterminato è diminuito del 9,4% rispetto all’anno precedente.
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