L’estate non è ancora iniziata e il Po italiano sta per prosciugarsi

Continua la situazione allarmante per il Po, il fiume più lungo d’Italia, e secondo l’agenzia per il clima e l’ambiente di Bolzano il livello del fiume è ai minimi della scorsa estate e sopra il minimo storico.

Secondo i media italiani, la navigazione sul fiume sarà presto impossibile se non arriveranno forti piogge nelle prossime settimane.

“Tra pochi giorni dovrò cancellare tutte le prenotazioni di crociere sul Po a causa del fondale basso”. Non vedo il futuro”, ha dichiarato a Sky.it il capitano Giuliano Landini, alla guida del battello turistico Stradivari.

Il Po scorre per circa 652 chilometri dalla sua sorgente nelle Alpi piemontesi fino alla sua confluenza con il mare Adriatico vicino a Venezia. Questo fiume è un’importante arteria di traffico per l’Italia e funge da importante fonte per l’irrigazione agricola nel nord del paese.


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Il Po è un fiume estremamente importante per l’uomo e per gli animali, inclusi pesci, uccelli e mammiferi.

Lungo le rive del Po si trovano numerose città importanti: Torino, Piacenza, Cremona e Ferrara, e il fiume è importante anche per il turismo in Italia.

La situazione è peggiorata quest’anno poiché molte località turistiche sulle rive del Po affrontano la siccità, che colpisce le attività turistiche come le crociere fluviali.

Le condizioni sono così pessime che le agenzie potrebbero persino dover cancellare tutte le prenotazioni di crociere a meno che la regione non riceva forti piogge abbastanza presto da aumentare il livello dell’acqua nei fiumi e nei laghi.

Famose attrazioni turistiche situate intorno al Po sono il Lago di Garda e Como, città come Bolzano, Trento e Torino.

Siccità e allarme sono d’attualità anche sul Lago di Garda, il cui livello non è mai stato così basso negli ultimi 70 anni. La siccità colpisce anche il Piemonte e l’acqua è razionata in 40 comuni del Novarese e del Verbano Cusio Ocola.

Preoccupante anche la situazione in montagna, dove l’innevamento è al di sotto della media stagionale decennale, ei nevai sono diminuiti del 75%.

Jolanda Dellucci

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