Le sfide del 2023 per il governo Meloni

Sul piano economico, da un lato il presidente di Fratelli d’Italia dovrebbe limitare le pretese dei soci di governo (Lega e Forza Italia di Berlusconi) con l’obiettivo di continuare ad abbassare le tasse. Dall’altro, proverà a modificare il piano di rilancio, in modo che l’aumento del prezzo delle materie prime possa essere preso in considerazione da Bruxelles e che centinaia di grandi e piccoli progetti di opere pubbliche possano diventare realtà.

La sfida principale, secondo il quotidiano dei vescovi cattolici Avvenire, è anche il pieno ripristino delle relazioni con la Francia, tese a causa della gestione dei rifugiati e degli immigrati.

realismo in ucraino

Quanto alla politica estera, la Meloni ha annunciato che si recherà a Kiev entro il 24 febbraio, quando sarà trascorso un anno dall’inizio della guerra. Roma resta dalla parte dell’Ucraina, ma cresce la consapevolezza che la pace va raggiunta in fretta, attraverso il compromesso, con un approccio pragmatico.

Sempre sul piano politico, il Corriere della Sera sottolinea che la nuova strategia del presidente del Consiglio italiano è quella di non ostinarsi a coltivare alleanze estreme e di seguire una strategia pragmatica: con una collaborazione sempre più stretta del gruppo dei conservatori europei, con l’Europa Partito popolare, al fine di indebolire i socialisti e il centrosinistra in generale.

Infine, per quanto riguarda la riforma del Patto di stabilità, il governo italiano si prepara a battersi per aumentare il peso dello sviluppo e limitare il più possibile il potere assoluto della stabilità economica. Con la logica che il Sud Europa ha bisogno di investimenti, con la compartecipazione del pubblico e del privato.

Theodoros Andreadis-Syngellakis, Roma

Mariano Conti

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