Le proteste per il saluto neofascista travolgono l’italiana Meloni – POLITICO

ROMA – La polizia antiterrorismo sta studiando le riprese video di centinaia di persone che presumibilmente hanno eseguito saluti fascisti di massa durante un evento commemorativo a Roma.

La commemorazione di domenica ha ricordato l’anniversario della morte nel 1978 di tre attivisti di estrema destra del Fronte della Gioventù, l’ala giovanile del partito del dopoguerra formato da ex fascisti.

Il primo ministro Giorgia Meloni è sotto pressione affinché condanni l’evento, al quale hanno partecipato membri del partito al governo Fratelli d’Italia. Ma è un punto dolente per la prima donna primo ministro italiana perché lei stessa era un membro del Fronte della Gioventù e il suo partito affonda le sue radici nello stesso vecchio gruppo fascista.

Questo grido ha fatto rivivere i ricordi dei periodi più difficili della vita politica italiana. La violenza era diffusa in Italia alla fine degli anni ’70, durante un periodo di attentati, omicidi e rapimenti compiuti da gruppi di estrema destra e di estrema sinistra, come le Brigate rosse.

Secondo la legislazione del dopoguerra, la promozione del fascismo e del suo simbolismo – compreso il saluto con il braccio teso, noto anche come saluto romano – è punibile con una pena detentiva fino a 12 anni.

Le riprese video, circolate lunedì sui social media, mostravano una folla che alzava più volte il braccio destro in un saluto teso e unitario, che ricordava la dittatura fascista di Benito Mussolini.

I politici dell’opposizione in Italia hanno chiesto al governo di spiegare perché la polizia non è intervenuta, hanno chiesto leggi più severe per perseguire i sostenitori del fascismo e hanno proposto lo scioglimento dei gruppi neofascisti.

L’opposizione Movimento 5 Stelle e Democratici si è fatta carico della situazione per la Meloni, invitandolo a condannare chiaramente queste scene. Stefano Graziano del Pd ha detto: “Chi non condanna apertamente le azioni fasciste, razziste o naziste è complice. »

Il senatore Enrico Borghi del partito centrista Italia Viva ha affermato che le immagini ricordano gli anni ’20, quando l’Italia era sotto una dittatura fascista.

Il partner di coalizione della Meloni, Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader del partito di centrodestra Forza Italia, ha sottolineato che giustificare il fascismo è un crimine. “Siamo una forza che non è certamente fascista, siamo antifascisti”, ha detto in una conferenza stampa. Tutti i raduni “a sostegno delle dittature” devono essere condannati, ha aggiunto.

Francesco Todde, presidente della sezione romana della Gioventù Nazionale, l’ala di Fratelli d’Italia della Meloni che ha organizzato la commemorazione, ha difeso l’evento definendolo “un rito” che si svolge da due decenni. Parlando ai giornalisti che hanno filmato le scene, ha detto: “Voi cercavamo la salvezza fascista o uno strano rituale per accusarci. Voi ho trovato una schiera di giovani che si riuniscono ogni anno per rinnovare la loro fedeltà a coloro che hanno veramente amato questo Paese.

Fabio Rampelli, vicepresidente ed esponente di spicco del partito della Meloni, presente all’evento commemorativo, ha affermato che solo 10 persone hanno fatto il saluto e hanno affermato di non far parte di Fratelli d’Italia. Associare questo incidente al suo partito “è agire in malafede”, ha detto. “Non facciamo e non abbiamo mai fatto il saluto (fascista), per decisione e non solo perché ora siamo al governo. »

Un portavoce della polizia ha detto a POLITICO che il filmato è stato inoltrato alla procura che deciderà se perseguire le accuse penali. Alcune persone sono già state identificate, ha detto il portavoce.

La Meloni non ha ancora commentato. Ha espresso ammirazione per Mussolini in gioventù, ma più recentemente ha condannato il fascismo, affermando che le leggi razziali di Mussolini sono state “il momento peggiore della storia italiana”. Il logo di Fratelli d’Italia riprende ancora la fiamma del logo del Movimento Sociale Italiano, il suo predecessore fondato dai sostenitori di Mussolini. Ma Meloni ha detto che la fiamma “non ha nulla a che fare con il fascismo”.

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Elma Violante

Difensore della musica freelance. Pioniere del cibo. Premiato evangelista zombi. Analista.

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