L’accordo tunisino tra l’UE e il presidente tunisino Kais Saied sembra finalmente dare i suoi frutti. Secondo i dati dell’UNHCR, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, il numero di migranti illegali che arrivano in Italia attraverso il Mediterraneo è diminuito significativamente nell’ultimo anno.
Il calo è spettacolare e sarà senza dubbio accolto come un trionfo dal primo ministro italiano Giorgia Meloni. Quest’anno sono arrivati in Italia circa 31.000 immigrati clandestini, rispetto agli 87.000 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Forte calo in Tunisia
Il declino in Tunisia è particolarmente evidente. Quest’anno sono arrivati in Italia dalla Tunisia circa 11.280 migranti, un calo fino al 70% rispetto allo scorso anno. L’accordo con la Tunisia, in cui al presidente tunisino Kais Saied sono stati promessi centinaia di milioni di euro in cambio di un approccio più rigido ai flussi migratori verso l’Europa meridionale, sembra ora dare i suoi frutti.
La Tunisia sembra quindi finalmente onorare la sua parte dell’accordo, dopo un inizio difficile durante il quale i flussi migratori sono addirittura aumentati. La polizia di frontiera tunisina ora intercetta le imbarcazioni in mare, rintraccia i trafficanti di esseri umani ed espelle i migranti illegali dal paese. Inoltre, ai migranti illegali non è più consentito lavorare lì o affittare una stanza.
L’approccio rigoroso di Saied attira naturalmente critiche diffuse da parte delle organizzazioni per i diritti umani. Secondo loro, i rifugiati vengono spinti nel deserto, dove vengono poi lasciati a se stessi. Molti rifugiati vengono portati anche in Algeria o in Libia, dove poi tentano la traversata verso l’isola italiana di Lampedusa. Una soluzione duratura quindi non c’è ancora, anche se la Meloni può senza dubbio vendere questi dati come un gradito successo per la popolazione italiana, che geme da anni sotto l’incessante pressione migratoria.
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