Cambio di atteggiamento secondo il quotidiano LaStampa Lo ha annunciato il sindaco della città, Gian Carlo Muzzarelli, sottolineando che il comunicato e il profilo degli organizzatori sollevano preoccupazioni sul fatto che l’evento possa “diventare un’aperta dimostrazione di sostegno alla guerra di aggressione della Russia, il che è contrario alla promozione dei valori”. come la giustizia, la libertà, la democrazia e la pace.
“Accogliamo sinceramente questa decisione. Siamo grati sia al municipio che agli ucraini in Italia, che non hanno permesso alla società italiana di riflettere sulle conseguenze dei crimini russi a Mariupol e in Ucraina”, si legge nel sito. Verità europea la reazione del portavoce della diplomazia ucraina Oleh Nikolenko.
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Gli organizzatori, però, hanno annullato il contratto di locazione marca per “flagrante violazione dei regolamenti comunali e attentato ai principi sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana che sanciscono il diritto di esprimere liberamente le proprie idee attraverso la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Hanno anche detto che avrebbero cercato di trovare un’altra posizione.
All’evento organizzato dall’associazione Associazione Culturale Russa dell’Emilia-Romagna avrebbe dovuto partecipare anche il console generale russo Dmitry Shtodin. Inizialmente era previsto che si svolgesse il 20 gennaio presso il municipio. “La città martire dell’occupazione di Bandera durata otto anni vive oggi un rapido processo di ricostruzione sotto gli auspici delle istituzioni della Federazione Russa, di cui è diventata parte integrante”. scrissero tra gli altri, gli organizzatori nell’invito.
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