Molte parti del nord Italia sono ora colpite da condizioni meteorologiche estreme, che durano già da due settimane, con Venezia nuovamente sommersa.
allarme rosso
Il Piemonte sta affrontando forti piogge, con la regione di Alessandria (a sud di Torino) nella situazione più critica, con 200 persone costrette a evacuare e 600 bloccate. Manca una donna, secondo i media italiani.
Resta in allerta rossa la vicina Liguria, dove le frane hanno chiuso l’autostrada che collega Genova a Vitimiglia, al confine con la Francia.
Più a nord, in Val Daosta, 500 persone sono state evacuate dopo la chiusura di diverse strade provinciali per l’alto rischio valanghe.
Nuova alluvione a Venezia
Dieci giorni dopo un’alluvione senza precedenti da decenni, Venezia si trova questa mattina ad affrontare una nuova piena (acqua alta) con un’altezza dell’acqua di 130 centimetri sul livello del mare, ben lontana dal record storico di 187 centimetri (la più alta dal 1966), registrato il 12 novembre, provocando gravi danni in città.
Nelle immagini trasmesse dai canali televisivi, possiamo vedere persone nella famosa Piazza San Marco, camminare con l’acqua fino alle ginocchia.
Nel pomeriggio è prevista una manifestazione che segue l’appello del collettivo “No Grandi Navi”, affinché i partecipanti denuncino l’inerzia delle autorità di fronte ai disastri che minacciano la città, ha indicato l’UNESCO. Sito del patrimonio mondiale.
È ancora troppo presto per quantificare con precisione i danni provocati dall’alluvione del 12 novembre, ma secondo le prime stime delle autorità, riportate dai media italiani, le richieste di risarcimento potrebbero raggiungere il miliardo di euro.
Fonte: RES-MPE
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