Nell’ambito della 91esima Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad, organizzata dall’Agenzia ITA e dalla Federazione Italiana Costruttori Macchine Agricole FEDERUNACOMA, è stato organizzato un seminario dedicato all’agricoltura 5.0 e alla presentazione della fiera EIMA tenutosi dal 6 al 10 novembre a Bologna .
L’agricoltura è la spina dorsale della cooperazione tra Serbia e Italia
In questa occasione è intervenuto l’Ambasciatore italiano in Serbia, Luka Gori, il quale ha sottolineato che l’agricoltura è il punto chiave di una cooperazione di successo tra i due Paesi.
“Come sapete, l’anno scorso l’Italia è stata Paese partner della Fiera Agricola di Novi Sad e l’agricoltura resta il tema centrale delle nostre relazioni diplomatiche. In questo contesto non posso non citare foro aziendale che si è svolto nel marzo dello scorso anno a Belgrado, dove abbiamo rafforzato ancora di più le nostre relazioni bilaterali.
Devo menzionare anche la fiera Visione del Vino, dove abbiamo riunito più di 50 aziende, alcune del settore agricolo, altre di altre attività, e oggi siamo qui per approfondire ulteriormente la cooperazione e sottolineare l’importanza internazionale dell’Italia nel settore agricolo.
Per noi l’agricoltura è lo sviluppo di innovazioni e tecnologie perché vogliamo che l’agricoltura diventi il settore più redditizio del nostro settore”. Luca Gori.
L’Agricoltura 5.0 introduce l’innovazione tecnologica e i giovani in agricoltura
Il direttore dell’ufficio ICE di Belgrado, Sig. Antonio Ventresca che ha parlato dell’importanza dell’agricoltura 5.0.
Ha sottolineato che l’Agricoltura 5.0 prevede l’analisi di tutti gli aspetti che influiscono sulla produzione individuale, come le condizioni microclimatiche, la struttura del suolo, nonché l’applicazione dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie moderne.
Questo approccio garantisce il coinvolgimento sempre più intenso delle generazioni più giovani di agricoltori che possono portare una mentalità diversa, che sarà cruciale per l’applicazione delle innovazioni tecnologiche in agricoltura. Lui ha colto l’occasione anche per sottolineare che l’Italia è uno dei maggiori produttori di macchine agricole nel mondo e come tale uno dei partner più importanti della Serbia nella cooperazione in questo settore.
Una collaborazione con una lunga tradizione
La cooperazione tra la Serbia e l’Italia nel settore agricolo ha una lunga tradizione e si svolge in modi diversi, come ha confermato il segretario provinciale dell’agricoltura Aleksandar Panonski.
“La collaborazione con i colleghi italiani può essere considerata eccezionale”, ha affermato Panonski.
Ci scambiamo tante cose, innanzitutto esperienze, informazioni, dati nel campo dell’agricoltura, anche se devo sottolineare anche la gestione delle acque e delle foreste. La provincia autonoma della Vojvodina, vi ricordo, ha firmato un protocollo d’intesa e di cooperazione con diverse province italiane”, ha aggiunto Panonski.
La digitalizzazione dell’agricoltura serba avviene in diversi settori
Nel nostro Paese, inoltre, il Biosens Institute si occupa di robotica e digitalizzazione in agricoltura. In questo senso Marko Oskar, uno dei partecipanti al seminario, ci ha spiegato come sta avvenendo la digitalizzazione nell’agricoltura nazionale.
“Vengono utilizzate tecnologie diverse e il livello di digitalizzazione delle aziende agricole è diverso. Molti utilizzano sistemi di irrigazione che possono essere intelligenti, quindi utilizzano meno acqua e si attivano in determinati orari. Anche altri sistemi utilizzano, ad esempio, immagini satellitari per monitorare la produzione agricola”, spiega Marko, aggiungendo che il tipo di digitalizzazione dipende in gran parte dal tipo di agricoltore.
Marija Atanasković è una giornalista che si occupa di questi temi da molti anni e visita spesso numerose fiere che si tengono in Italia. Le abbiamo chiesto se, in base alle sue esperienze, consiglierebbe di visitare la fiera EIMA di Bologna.
La Fiera di Bologna è sempre più visitata dagli agricoltori locali
“Bologna accoglie tradizionalmente un gran numero di visitatori serbi, il che dimostra che la Fiera interessa anche agli agricoltori”, ha spiegato Marija. Inoltre, gli agricoltori bolognesi possono trovare un’offerta estremamente diversificata di macchine agricole, sia per la produzione di seminativi che di ortaggi e frutta.
In questo senso la Fiera di Bologna è altamente consigliata agli agricoltori nazionali.
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