Arrestato a Palermo, in Sicilia, dalla polizia italiana, il sig. Matteo Messina Denaroil boss mafioso più ricercato del paese.

Si ritiene che Denaro sia il capo della mafia siciliana, Cosa Nostra, e sia sfuggito alla cattura per tre decenni.

Il “padrino” mafioso latitante è stato arrestato dai carabinieri “all’interno di una struttura sanitaria di Palermo, dove si era recato per cure cliniche”, ha annunciato all’agenzia di stampa AGI il generale dei carabinieri Pasquale Angelosanto.

È stato condannato in contumacia all’ergastolo per il suo ruolo negli omicidi del 1992 dei procuratori antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borcellino.

Rischia anche l’ergastolo per il suo ruolo negli attentati di Firenze, Roma e Milano che hanno ucciso 10 persone l’anno successivo.

Denaro, del piccolo comune di Castelvetrano vicino a Trapani, è accusato dai pm di essere unico o corresponsabile di diversi altri omicidi avvenuti negli anni ’90.

Nel 1993, ha contribuito a organizzare il rapimento di un ragazzo di 12 anni, Giuseppe Di Matteo, nel tentativo di impedire a suo padre di testimoniare contro la mafia, dicono i pubblici ministeri. Il ragazzo è stato tenuto prigioniero per due anni prima di essere strangolato e il suo corpo sciolto nell’acido.

Nonostante la sua lunga assenza, ha emesso ordini su come la mafia era gestita nella regione intorno alla città siciliana occidentale di Trapani, la sua roccaforte regionale.

Da parte sua, il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha ringraziato le forze dell’ordine per l’arresto di Denaro, definendo l’intera operazione una “grande vittoria”.

Italiano Matteo Piandendozzi, Ministro dell’Interno ha espresso la sua “enorme”, come l’ha definita, soddisfazione per “il risultato storico dell’arresto di Matteo Messina Denaro”.

“Mi congratulo con i Carabinieri e la Procura della Repubblica di Palermo, Sicilia, per aver potuto arrestare un pericolosissimo latitante. E’ un giorno straordinario, sia per lo Stato italiano che per tutti coloro che da sempre combattono le mafie, in un su base giornaliera”, ha aggiunto Piandedozzi.