I calciatori italiani hanno iniziato la loro difesa del titolo di campioni d’Europa con una vittoria per 2:1 sull’Albania. Tuttavia, hanno dovuto cambiare la situazione allo stadio Dortmund subendo soli 23 secondi dall’inizio della partita dopo che Nedim Bajrami ha segnato il gol più veloce nella storia del campionato. Tuttavia, Alessandro Bastoni e Nicoló Barella non hanno tardato a reagire.
Condividi su Facebook
Condividi su LinkedIn
Per stampare
Copia l’indirizzo URL
Indirizzo abbreviato
Chiudere
Dopo questa vittoria, l’Italia è seconda nel Gruppo B dietro alla Spagna, che oggi ha battuto la Croazia 3-0. Il giocatore dello Sparta Praga Qazim Laci, entrato in campo al 68′, non ha aiutato l’Albania a pareggiare.
L’ultimo torneo della vincente generazione croata? Il “gruppo della morte” inizia dalla Spagna
Leggi l’articolo
La partita è iniziata con un buon ritmo. Dopo soli 23 secondi di gioco, Bajrami ha colto una rimessa laterale rischiosa degli italiani, ha raccolto palla in area e ha colto il portiere Donnarumma sul primo palo.
Con il suo tiro rapido ha battuto il record dei Campionati Europei, detenuto dal 2004 dal russo Dmitri Kirichenko. Ha segnato contro la Grecia dopo un minuto e sette secondi.
Nedim Bajrami ha segnato il gol più veloce nella storia dell’EC contro l’Italia! 🇦🇱🤯 pic.twitter.com/oeSytZTNDG
– CT sport (@sportCT) 15 giugno 2024
L’Italia però non si arrende e prende subito il controllo della partita. Il pareggio è arrivato all’undicesimo minuto. Dopo un corner corto, la difesa albanese non copre il secondo palo, dove Bastoni si lascia libero e approfitta del colpo di testa su cross di Pellegrini.
Erano passati solo cinque minuti e l’Italia era in vantaggio. Dopo un ingorgo in area, Asani devia la palla appena al limite dell’area, dove il libero Barella si appoggia dalla prima palla e colpisce esattamente il palo.
È diventato solo il quarto italiano dopo Leonardo Bonucci, Antonio Cassano e Andrea Pirlo a segnare in due diversi Campionati Europei.
L’Italia continua a mettere pressione su un’Albania passiva, i cui giocatori vengono spesso trascinati entro i 30 metri dalla propria porta. Al 32′ il favorito sfiora il terzo gol, quando Frattesi corre dietro la difesa per un passaggio penetrante, ma colpisce il palo solo grazie alla corsa del portiere Strakoš.
Un attimo dopo anche Scamacca, che era alle spalle della difesa, non ci riesce, ma da posizione angolata supera di poco il portiere.
Mentre il primo tempo è stato offensivo, nella ripresa l’Italia ha piuttosto controllato la partita e non si è vista molta azione offensiva. Chiesa tira a lato e sbaglia anche il tiro dalla distanza di Dimarco. Per il resto si giocava soprattutto a centrocampo.
L’Albania si fa davvero pericolosa solo nel finale, quando il subentrato Manaj si inserisce alle spalle della difesa, ma Donnarumma restringe l’angolo e l’attaccante albanese si mantiene con la sua piccola corsa lontano dalla porta.
Condividi su Facebook
Condividi su LinkedIn
Per stampare
Copia l’indirizzo URL
Indirizzo abbreviato
Chiudere
“Fanatico della tv per tutta la vita. Appassionato di Internet incredibilmente umile. Analista. Devoto introverso.”