In Italia un ministro di Giorgia Meloni nel mirino di una mozione di censura

Pubblicato il 6 luglio 2023, 12:50

“Santanchè Show” commentano, quasi all’unanimità, i media italiani. Davanti al Senato, mercoledì, il ministro del Turismo Daniela Santanchè non ha fornito spiegazioni ma una vera e propria esibizione.

“Non sono qui per rispondere a trasmissioni televisive o richieste di giornalisti, ha detto enfaticamente questo ministro del governo di Giorgia Meloni, ma per bloccare strumentalizzazioni politiche e le conseguenze di una vera e propria campagna di odio nei miei confronti”.

Da due settimane la trasmissione televisiva Report e il quotidiano “Domani” moltiplicano le rivelazioni sulle gravi irregolarità delle sue società, Visibilia e Ki Group, alcune delle quali sull’orlo del fallimento. Prima dei giornalisti, erano stati i magistrati ad aprire un’inchiesta. Il ministro è ora nel mirino di una mozione di censura presentata dal partito di opposizione M5S.

Frode sugli aiuti di Stato

Circondata da tutto il governo, a parte Giorgia Meloni in viaggio in Polonia, Daniela Santanché ha arringato i parlamentari. Ha moltiplicato i “giuramenti sul suo onore” per proclamare la sua innocenza, senza fornire alcuna prova concreta per confutare i fatti di cui è accusata.

L’elenco è lungo: falso in contabilità, mancato pagamento dei fornitori, licenziamenti dei dipendenti senza TFR, frode negli aiuti di Stato durante la crisi sanitaria.

Sui banchi della maggioranza, qualche raro applauso ha fatto eco a una supplica che castigava le “vili e sporche pratiche della stampa”. Si conclude con un altro giuramento. “Giuro che non ho mai ricevuto un avviso di apertura di un’inchiesta”, ha insistito a fine pomeriggio, prima di essere smentita poche ore dopo dalla magistratura.

Stile di vita lussuoso

Daniela Santanchè è un bersaglio privilegiato dell’opposizione al governo nazionalista-conservatore di Giorgia Meloni. È nota per i suoi scherzi. Sia quelli legati al suo stile di vita lussuoso che alla stravaganza delle sue cariche pubbliche. Imprenditrice prima di diventare politica, nei primi anni ’90 ha fondato una società di marketing che è diventata rapidamente leader nel settore delle pubbliche relazioni e dell’organizzazione di eventi.

Sarà proprietaria a tempo, con il milionario Flavio Briatore, della discoteca Billionaire di Porto Cervo, e del Twiga di Forte dei Marmi, luoghi alti del jet-set italiano. Nel 2007 ha lanciato Visibilia Pubblicità, società che cura in particolare la pubblicità dei quotidiani di destra “Il Giornale” e “Libero”.

Posizioni radicali

Sempre nei primi anni 2000 si è impegnata in politica, prima nel partito post-fascista Alleanza Nazionale, prima di passare a Forza Italia di Silvio Berlusconi, dove è stata segretario di Stato nell’ultimo governo.

Entra infine in Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che la nomina Ministro del Turismo. Abituata ai televisori dove esprime con aggressività posizioni sempre più radicali, ha sfidato con veemenza i suoi detrattori: “Sorrido quando vedo chi mi critica e mi chiama per avere posti nei luoghi di spettacolo che ho fondato”.

Mozione di censura

Giorgia Meloni è imbarazzata da questa vicenda che offusca l’immagine di probità che sostiene. Difende timidamente il suo ministro oggetto di una mozione di censura presentata dal M5S, i cui parlamentari hanno cantato le fragorose “dimissioni! Il Pd (centrosinistra) voterà la mozione, ma ha poche possibilità di successo visti i rapporti di forza in Parlamento.

“Non può esserci ministro che deve allo Stato quasi tre milioni di euro”, insiste il segretario del Pd Elly Schlein. Sono fatti per i quali altri ministri in Italia e in Europa si sarebbero già dimessi. Giorgia Meloni si è affrettata a chiedere la partenza dei ministri al minimo sospetto di illecito quando era all’opposizione. In caso di nuove rivelazioni, i giorni di Daniela Santanchè all’interno del suo team potrebbero essere contati.

Elma Violante

Difensore della musica freelance. Pioniere del cibo. Premiato evangelista zombi. Analista.

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