22-04-2024
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L’emittente pubblica italiana RAI ha cancellato un monologo di un importante autore specializzato nella storia del fascismo. La conferenza si svolgerà nel periodo che precede il 25 aprile, giorno in cui si celebra la liberazione dal fascismo. Per Antonio Scurati è chiaro che il governo di estrema destra del primo ministro Giorgai Meloni è il motore della censura.
Scurati, noto per i suoi libri sul dittatore Mussolini e sull’era fascista, avrebbe raccontato la sua storia in diretta sabato sera al talk show di Rai 3 Che sarà. Mentre si preparava a recarsi in studio, ha ricevuto un messaggio che lo informava del suo contributo era stato cancellato “per motivi editoriali”, riferisce il Guardian. Nel suo discorso ha menzionato, tra l’altro, l’assassinio di Giacomo Matteotti, un oppositore politico di Mussolini ucciso dai fascisti, nonché altri massacri compiuti da sostenitori dell’estrema destra. Secondo Scurati questo è stato spiacevole per gli attuali leader dell’estrema destra. Così come l’autore dimostra nel suo libro che esiste un legame diretto tra il fascismo del passato e il populismo di estrema destra di oggi.
La direzione Rai nega che ci sia stata censura e sostiene che il contributo sia stato cancellato perché Scurati aveva chiesto un compenso troppo alto. Ciò non solo è contrario a quanto detto in precedenza, ma secondo l’autore è anche errato poiché l’importo degli onorari era normale ed il contratto era già stato firmato.
I giornalisti della RAI sono furiosi per questo intervento. La conduttrice del talk show Serena Bortone ha poi letto lei stessa il contributo di Scurati nel suo programma. Anche diversi media hanno pubblicato il testo. Lo stesso Scurati recitò il testo durante un incontro al palazzo reale di Napoli e ricevette fragorosi applausi.
Il primo ministro Meloni sostiene ancora che il suo partito, Fratelli d’Italia, fondato come partito neofascista, si è ammorbidito e si è lasciato alle spalle il fascismo. Scurati dimostra che questa affermazione non è corretta. Quando si commemorano eventi storici, Meloni sceglie spesso il ragionamento dei fascisti e le loro apologetiche. Ad esempio, sostiene che i fascisti italiani perseguitarono gli ebrei e commisero altri crimini di guerra solo sotto la pressione dei nazisti.
In risposta alle critiche, domenica Meloni ha pubblicato il discorso di Scratie sulla sua pagina Facebook, poi ha attaccato i partiti di sinistra con l’accusa di “urlare contro il governo”.
Dalla sua nomina a primo ministro, dicono i critici, Meloni ha rafforzato il suo controllo sulla televisione pubblica. I dipendenti sospettati di avere simpatie di sinistra vengono così epurati. Ci ha provato anche il suo partito fare che le riunioni politiche siano trasmesse senza l’intervento dei giornalisti.
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