In Italia è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’afflusso di rifugiati

ROMA – Il governo italiano ha dichiarato oggi lo stato di emergenza per sei mesi per far fronte all’aumento del numero di migranti in arrivo sulla costa meridionale del Paese.

La televisione di Stato ha riferito che dovrebbe essere nominato un commissario straordinario per queste questioni. Anche il governo del premier Đorđe Meloni ha approvato un finanziamento di cinque milioni di euro.

Dopo l’incontro, il governo ha annunciato di ritenere necessario lo stato di emergenza per attuare con urgenza misure di emergenza per ridurre l’afflusso di profughi in arrivo sull’isola italiana di Lampedusa.

C’è anche bisogno di “nuove strutture, adatte sia al ricovero che al trattamento e al rimpatrio dei migranti che non hanno le condizioni per restare” in Italia, si legge in un comunicato del governo.

Durante la pandemia di coronavirus, le autorità italiane hanno imposto uno stato di emergenza, consentendo al governo di emanare misure per decreto e quindi aggirare temporaneamente le procedure parlamentari solitamente lunghe.

“Per intenderci, questo non risolve il problema, la cui soluzione è legata all’intervento prudente e responsabile dell’Unione europea”, ha affermato il ministro della Protezione civile e delle politiche marittime Nello Musumesi, secondo il rapporto. .

L’attuale governo italiano, come i precedenti governi in quel paese, sta cercando in gran parte senza successo di ottenere sostegno e maggiore solidarietà per accogliere i rifugiati provenienti da altri paesi dell’Unione Europea.

Dall’inizio dell’anno sono arrivati ​​in Italia 31.000 migranti. Sono stati salvati nel Mar Mediterraneo dalle autorità locali o da navi umanitarie, secondo il ministero dell’Interno.

Si aggiunge che si tratta di quasi quattro volte di più rispetto ai due anni precedenti dello stesso periodo, quando nel 2021 e nel 2022 sono arrivati ​​circa 8.000 migranti.

Finora i migranti si sono spostati principalmente dalle coste della parte occidentale della Libia, e ultimamente si stanno spostando anche dalla Tunisia.

Jolanda Dellucci

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