Il volto nascosto dell’Europa svelato dall’immigrazione

I flussi migratori continuano a scatenare scontri tra paesi europei sempre più di destra

La scorsa settimana ha fatto il giro dei media internazionali l’avventura dei migranti a bordo della nave “Ocean Viking”, alla quale l’Italia si è rifiutata di dare un porto sicuro, portandola all’ormeggio in Francia e provocando una piccola crisi diplomatica.

La storia sembra ripetersi nel settore dell’immigrazione, ma in condizioni molto peggiori, poiché le affiliazioni politiche in Europa si sono spostate a destra. Uno dopo l’altro, i paesi europei stanno assumendo una posizione dura nei confronti dell’immigrazione e dei richiedenti asilo, voltando le spalle al diritto internazionale e ricordando i giorni bui del lontano passato del vecchio continente.

L’accordo di Malta nell’aria

Nel settembre 2019, Francia, Italia, Germania e Malta hanno emesso un comunicato congiunto sulla sicurezza del trasporto dei migranti che viaggiano via acqua nei porti di questi paesi. Questa dichiarazione non aveva il carattere di un testo giuridico vincolante soggetto al diritto comunitario. Al momento dell’annuncio, è stata presentata come una soluzione temporanea e volontaria. Tuttavia, in assenza di un accordo simile a livello comunitario, ha agito come garanzia minima per i migranti soccorsi da ONG o imbarcazioni private al largo del Mediterraneo.

Le riserve delle associazioni che difendono i diritti dei richiedenti asilo sull’utilità di questo accordo sono state espresse sin dall’inizio, perché una piccolissima percentuale di migranti raggiunge via mare le coste europee (al momento dell’accordo era stimata intorno all’8%) .

Sulla strada giusta Roma e Parigi

I due Paesi coinvolti nel mini-incidente diplomatico riguardante la nave “Ocean Viking”, Italia e Francia, non sembrano avere scelta politica per mostrare la minima solidarietà, dal momento che un governo di coalizione di estrema xenofobia e di destra apertamente razzista, mentre a Parigi la maggioranza relativa del partito al governo del presidente Macron lo costringe a cercare alleanze opportunistiche con i partiti della più ampia destra: l’allarme nazionale del nuovo ma strenuamente lepentiano presidente Jordan Bardela e i repubblicani, tra i quali sembra esserci una vena più estrema con una figura di spicco Eric Cioti, il parlamentare di estrema destra del sud del Paese che rivendica la presidenza del partito, che dovrebbe essere decisa in una conferenza all’inizio di dicembre. .

Da notare che il giorno dopo l’attracco della “Ocean Viking” a Tolone, il quotidiano tradizionalmente di destra “Le Figaro” ha parlato di un declino di Macron, che “confonde il suo gioco contro la destra”. Forse è per questo che la Francia – che si ritiene abbia agito in maniera umanitaria e abbia concesso l’asilo rifiutato dall’Italia alla nave che trasportava i migranti – ha respinto le domande di asilo di 44 dei 234 migranti che hanno fatto scalo a Tolone e li ha deportati nei paesi di origine . di origine e altri paesi europei ogni volta che il loro stato di salute lo consente, mentre sono allo studio le candidature degli altri.

Francia – Inghilterra, alleanza

La migrazione, tuttavia, non si limita alle acque del Mediterraneo. Un’altra traversata marittima, quella della Manica, ha destato interesse negli ultimi tempi, visto che i flussi migratori dalla Francia alla Gran Bretagna sono aumentati quest’anno di quasi il 53%, passando da 28.500 nel 2021 a quasi 40.000 nella prima decade del 2022.

Il mese scorso, il nuovo ministro degli Interni britannico, Suella Braverman, in un discorso di odio davanti al parlamento, ha definito l’arrivo dei richiedenti asilo una “invasione”, una dichiarazione per la quale è stata pesantemente criticata. Tuttavia, è solo in questa luce che si può leggere il rinnovato accordo della Gran Bretagna con la Francia, fortemente segnato dalle ferite aperte dalla Brexit. Dopotutto, uno degli slogan della campagna per lasciare l’UE all’epoca era la ripresa del controllo delle frontiere. Inoltre, l’ala conservatrice dei conservatori spingeva in questa direzione.

Secondo il comunicato congiunto dei due Paesi di lunedì scorso, la Gran Bretagna aumenterà i fondi che darà alla Francia per un monitoraggio più rigoroso dei punti di partenza delle barche dei migranti. Allo stesso tempo, però, aumenterà la militarizzazione della Manica. Utilizzando eufemismi di ispirazione orwelliana nell’annuncio, è stato annunciato che i due paesi svilupperanno maggiori “condizioni umane e tecnologiche”, che dovrebbero includere velivoli senza pilota per un rilevamento più rapido delle imbarcazioni. Allo stesso tempo, i due Paesi, per smantellare le reti di tratta, hanno dichiarato che avrebbero raccolto informazioni dagli immigrati “intercettati”…

Trasferimento in Ruanda

L’accordo della Gran Bretagna con la Francia mira a impedire agli immigrati di raggiungere le coste della vecchia Albion. Ma a parte questo, la Gran Bretagna ha già raggiunto un accordo affinché chi chiede asilo e riesca a raggiungere il suo territorio venga trasferito in Rwanda! Il soggiorno dei richiedenti asilo nel paese dell’Africa orientale dovrebbe durare fino a quando la domanda di ogni migrante viene elaborata. La durata dell’esame di una domanda può arrivare fino a tre anni…

Mariano Conti

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