Il volontario è morto sul versante italiano dell’incendio al confine con la Slovenia

Un membro della protezione civile, Elena Lo Duka (56 anni), è stata uccisa durante un’indagine dalla parte italiana dell’area interessata dall’incendio che sta imperversando anche in Slovenia, secondo quanto riportato dai media italiani. Stanko Močnik, che guida i vigili del fuoco a terra, ha dichiarato venerdì mattina che l’incendio era attualmente sotto controllo e che c’erano più di 500 vigili del fuoco sul luogo dell’incendio durante la notte, che questa mattina sono stati sostituiti da nuove squadre.

Come si suol dire, un albero bruciato le è caduto addosso mentre stava indagando. Lo Duka era una poliziotta che si offriva anche volontaria per la protezione civile. Il capo della polizia di Prepot, Lamberto Giannini, ha sottolineato che questo tragico evento ha rattristato tutta la polizia.

Il grande incendio sul Carso sloveno vicino al confine con l’Italia non si è ancora placato, come testimoniano le drammatiche storie di gente del posto che descrivono la situazione come ‘disperata’ mentre cercano di salvare ‘quello che si può salvare’ con i vigili del fuoco.

Gli incendi nella Slovenia occidentale sono in corso dal quinto giorno e il più distruttivo diffusosi dall’Italia due giorni fa ha finora distrutto più di duemila ettari.

Stanko Močnik, che guida i vigili del fuoco a terra, ha dichiarato venerdì mattina che l’incendio era attualmente sotto controllo e che c’erano più di 500 vigili del fuoco sul luogo dell’incendio durante la notte, che questa mattina sono stati sostituiti da nuove squadre.

“La situazione è sotto controllo dopo una notte tempestosa durante la quale sono scoppiati diversi nuovi incendi, che abbiamo contenuto, e oggi sarà una sfida non lasciare che l’incendio si diffonda”, ha detto Močnik alla televisione slovena, aggiungendo che i vigili del fuoco erano esausti. ma ancora pronti a fare del loro meglio.

Secondo gli annunci, proseguirà oggi l’estinzione dell’incendio dall’alto, in cui gli elicotteri dell’esercito sloveno sono assistiti da aerei antincendio provenienti da Italia, Croazia, Austria e Slovacchia.

A causa del ridotto pericolo, i residenti dei tre villaggi evacuati sono tornati giovedì sera.

Il primo ministro sloveno Robert Golob ha annunciato alla televisione nazionale una legge per risarcire le aree colpite dall’incendio.

“Li risarciremo per i danni causati da questo incendio e lo stato sosterrà anche i costi sostenuti dai comuni colpiti per mantenere la sicurezza antincendio”, ha affermato Golob, che in precedenza aveva affermato che la Slovenia dovrà affrontare la prossima stagione degli incendi. quando si tratta di estinzione aerea, aggiungendo che ora dipende troppo dalla solidarietà dei paesi vicini.

Jolanda Dellucci

Specialista totale di zombi. Fanatico della tv per tutta la vita. Lettore freelance. Studente. Piantagrane.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *