“La prima donna alla guida del governo italiano vuole essere designata con un titolo maschile”, si è meravigliata Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico di centrosinistra, secondo l’agenzia APA. La Boldrini ha criticato anche il fatto che il nome del partito, che la Meloni guida dal 2014, ignori le donne.
Secondo i media locali, la Meloni avrebbe detto di voler essere chiamata “il Presidente del Consiglio” e non “la Presidente” o “la Presidentessa”, ha riferito domenica il quotidiano Il Messaggero.
Per questo la Meloni è stata criticata anche dal sindacato della Rai. “Mentre l’Italia lotta per promuovere standard europei che consentano a più donne di ricoprire incarichi pubblici, oggi assistiamo a una battuta d’arresto”, ha affermato il sindacato Usigrai in una nota.
La Meloni ha prestato giuramento
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Sottolinea inoltre che recentemente la dirigenza Rai ha approvato che si utilizzino il più possibile le professioni femminili. “Nessuno può obbligare i nostri colleghi a usare la forma maschile della loro posizione nel caso Meloni”, ha aggiunto il sindacato.
Il governo Meloni, descritto come il governo italiano più di destra dalla seconda guerra mondiale, ha prestato giuramento sabato. Martedì i deputati voteranno la fiducia al governo, mercoledì la Camera alta del Parlamento dovrà esprimere la fiducia al governo. In entrambe le Camere il blocco di destra ha un’ampia maggioranza.
Il nuovo governo conta 25 membri, tra cui sette donne, tra cui la Meloni, in meno rispetto al precedente governo di Mario Draghi.
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