Il primo ministro italiano Meloni si assume la “piena responsabilità” per le tasse bancarie

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha dichiarato lunedì di essersi assunta “la piena responsabilità” per la decisione scioccante della scorsa settimana di introdurre una tassa bancaria una tantum, che è stata criticata per aver causato danni permanenti alla credibilità finanziaria del suo governo sui mercati.

Commentando i quotidiani italiani Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa, Meloni ha affermato che il prelievo del 40% non intendeva penalizzare il settore.

“Lo rifarei in un batter d’occhio. Perché credo nelle cose giuste da fare… È stata una decisione che ho preso (da sola)”, è stata citata da Republica.

“È una questione delicata e me ne assumo la piena responsabilità”, ha aggiunto.

Nel tentativo di consolidare la sua base politica, lunedì sera il governo conservatore italiano ha rivelato la decisione a sorpresa, solo per ribaltarla parzialmente 24 ore dopo, chiarendo che c’era un tetto alle entrate – e nel frattempo aveva superato la soglia per l’applicazione dell’imposta è cambiata.

La nuova tassa si applica all’aumento del margine di interesse delle banche nel 2022 o 2023 rispetto al 2021 al di sopra di determinate soglie.

Quando la misura è stata annunciata, fonti hanno detto a Reuters che il Tesoro prevedeva di ricavare meno di 3 miliardi di euro (3,3 miliardi di dollari) dalla tassa. Tuttavia, prima che il tetto fosse chiarito, alcuni analisti avevano stimato i proventi in 9 miliardi di euro.

Carlita Gallo

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