Sarà possibile vendere farine di insetti in Italia solo su scaffali appositamente segnalati. Lo ha deciso il governo italiano, che ha approvato i relativi decreti che regolano la vendita di questi alimenti. I classici cibi italiani come la pizza e la pasta non possono essere preparati con farina di insetti.
Secondo il governo italiano, è necessario che i consumatori dispongano di quante più informazioni possibili quando effettuano un acquisto. Il regolamento riguarda quattro tipi di farine, prodotte da grilli, larve o carrube. I prodotti contenenti questa farina dovranno essere opportunamente etichettati e indicare sulla confezione i potenziali rischi per la salute legati al consumo.
“Chi acquista questi prodotti deve essere consapevole che esiste un rischio di reazione allergica che al momento non siamo in grado di quantificare”, ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillacci.
I decreti governativi richiedono anche che i pasti per insetti siano venduti su scaffali appositamente contrassegnati nei negozi.
Una maggiore trasparenza è stata accolta con favore dal capo di Nutrinsect, che produce cibo dagli insetti, José Francesco Cianni. Ma ha criticato il “tono nettamente negativo” che accompagna l’approvazione delle ricette. Inoltre non gradisce la restrizione secondo cui non sarà possibile utilizzare farine di insetti per la produzione di pizza e pasta. Secondo Cianni, questo contraddice le regole dell’UE.
Il consumo di alimenti a base di insetti è consentito dalle normative dell’Unione Europea. Tuttavia, secondo Coldiretti, il sindacato italiano degli agricoltori, i consumatori italiani non saranno molto interessati a questi alimenti. Il sindacato cita un sondaggio commissionato a febbraio che ha rilevato che il 54% degli italiani rifiuta di mangiare insetti. Analoga opinione si è espressa oggi il ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida. (ČTK)