Ieri è stato ritrovato un cadavere, mentre due famiglie con bambini sono tra gli 11 dispersi nella città di Kazamicholi che temono possano essere seppelliti sotto il fango, che secondo i vigili del fuoco è profondo fino a sei metri in alcuni punti.
“Il fango e l’acqua tendono a riempire ogni spazio. I nostri team stanno lavorando con speranza anche se è molto difficile”, ha detto alla RAI il portavoce dei vigili del fuoco italiani Luca Cari.
Ha aggiunto che la loro più grande speranza è che i dispersi abbiano trovato rifugio presso parenti o amici e non abbiano ancora riferito dove si trovano.
I pericoli di frana permangono nella parte del paese più vicina alla montagna, vicino a dove la frana è stata innescata da forti piogge. Per questo i soccorritori devono cercare a piedi.
Piccole ruspe hanno sgomberato le strade durante la notte per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso, mentre squadre di sommozzatori controllavano i veicoli che venivano spinti in mare.
“Continuiamo le ricerche con il cuore spezzato perché tra i dispersi ci sono dei bambini”, ha detto alla RAI Giacomo Pascale, sindaco del vicino comune di Laco Ameno.
Papa Francesco, nel suo tradizionale discorso domenicale in piazza San Pietro, ha detto di essere stato con gli ischitani.
“Prego per le vittime, per coloro che soffrono e per coloro che partecipano ai soccorsi”, ha detto Papa Francesco.
Il prefetto di Napoli Claudio Palomba ha dichiarato oggi che ufficialmente 11 persone risultano disperse, mentre quattro sono ferite e 160 sono state sfollate dalle loro abitazioni, riferisce l’agenzia di stampa LaPresse. Ha detto che 15 case sono state coperte da un fiume di fango.
Una grande frana è stata innescata prima dell’alba di sabato da una pioggia estremamente forte e ha inviato una grande quantità di fango e detriti sulla montagna fino al porto di Kazamichola, facendo crollare edifici e lavando veicoli in mare.Ad oggi, 164 persone sono state registrate come aventi hanno perso le loro case.
126 millimetri di pioggia sono caduti sull’isola in sei ore, la pioggia più pesante degli ultimi 20 anni, hanno detto i funzionari. Gli esperti affermano che il disastro è stato aggravato dalla costruzione in aree ad alto rischio dell’isola montuosa.
Il governo italiano ha dichiarato oggi lo stato di emergenza sull’isola e stanziato due milioni di euro per il salvataggio e il ripristino dei servizi pubblici.
“Il governo è dalla parte dei cittadini, dei sindaci e dei comuni dell’isola d’Ischia ed è grato ai soccorritori che stanno cercando le vittime”, ha detto in una nota il premier Giorgia Meloni.
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