Premio del Pubblico al Festival del Cinema Italiano di Villerupt, il film di Leonardo d’Agostini è un piacevole intrattenimento sul mondo del calcio.
Tra i film che evocano il mondo del calcio, quello di Ken Loach con lo stesso mister Cantona, “Looking for Eric”, viene automaticamente classificato fuori categoria. Saremmo innanzitutto tentati di collocare quello girato dal regista italiano Leonardo d’Agostini, “La sfida del campione” (“Il Campione”, uscito il 5 agosto), nel novero delle commedie caricaturali, tanto che questo universo è lì pronto così facilmente; la selezioneremo però piuttosto nella divisione delle commedie umane, versione amicizia.
Se in parte si ispira a Mario Balotelli, il personaggio principale (interpretato da Andrea Carpenzano) è effettivamente la caricatura di un giovane calciatore, compreso il ridicolo taglio di capelli. Christian, alias CF24, è anche un misto di Cristiano Ronaldo per il bling-bling, la moda, l’esibizione, e Zlatan, per l’arroganza e l’arroganza. Una star con uno stipendio milionario, che non può fare un passo fuori senza selfie e firme, o uscire in un bar senza che finisca in una rissa. È anche un “piccolo idiota” con ripetute scappatelle e dichiarazioni incontrollate, a cui manca completamente disciplina e moderazione. Dotato in campo, ma poco talentuoso fuori.
Preoccupata per la sua immagine, la società che lo impiega, e non una società qualsiasi (l’AS Roma!), cerca di convincerlo a “migliorare il suo atteggiamento” e cerca un insegnante individuale per dare a questo ragazzo la maturità. persona viziata che prendono per un imbecille, poiché ne presenta tutti i segni. Il numero giusto è un piccolo insegnante di liceo pubblico, interpretato dal grande attore italiano Stefano Accorsi, che non sa nulla di calcio e deve essere l’unico abitante di Roma che non conosce nemmeno Christian.
Lezioni di vita reale
Se la sfida del campione è prendere il diploma di maturità se vuole giocare, la sfida dell’insegnante è mettere qualcosa nella testa di questo ragazzino di 20 anni che non ha mai imparato nulla. La sua grande villa di design e lussuosa è occupata abusivamente da un gruppo di amici affaristi, una fidanzata sexy dedita ai social network, un padre truffatore, un agente molto interessato, e il suo garage è pieno di una collezione di auto costose e potenti di cui ne rompe qualcuna. di volta in volta. Molto impegnato con il calcio ma anche con la pubblicità, le foto, i media… Christian non è molto disponibile al ripasso. Tuttavia, con un metodo personalizzato, l’insegnante farà lavorare intensamente questo giovane dislessico; e il suo prezioso insegnamento andrà oltre la storia-geografia, si tratta infatti di lezioni di vita che gli impartisce.
Uno impara la storia della Seconda Guerra Mondiale, l’altro la tecnica del 4-4-2 su un campo di calcio. Si creerà così un legame tra i due uomini, entrambi solitari come l’altro, ed entrambi segnati da un dramma intimo. Lo scenario è quindi del tutto prevedibile, ma funziona, grazie soprattutto ai due attori; “La sfida del campione” è quindi un piacevole intrattenimento per il grande pubblico, che ha ricevuto anche il Premio del Pubblico al Festival del Cinema Italiano di Villerupt.
Patrizio TARDIT
“La sfida del campione”, film di Leonardo d’Agostini, con Stefano Accorsi e Andrea Carpenzano (uscito il 5 agosto).
Difensore della musica freelance. Pioniere del cibo. Premiato evangelista zombi. Analista.