La svolta sarebbe dovuta arrivare giovedì, durante le consultazioni tra i ministri europei dell’Interno e della Giustizia. Ma l’Italia si è rivelata difficile all’ultimo minuto. La commissaria europea Ylva Johansson (Affari interni) ha assicurato dopo la consultazione che non esistono più ostacoli insormontabili. “L’accordo arriverà tra pochi giorni.” Anche il ministro spagnolo Fernando Grande-Marlaska, che ha presieduto l’incontro, si è detto “assolutamente certo” di un buon risultato all’inizio della prossima settimana.
Il testo di compromesso proposto offre agli Stati membri che sono inondati di migranti la possibilità di trattenerli fino a 40 settimane, invece delle normali 24 settimane. Anche il gruppo idoneo alla detenzione verrà notevolmente ampliato. Ciò dà agli Stati membri che si trovano ad affrontare un’elevata pressione migratoria più tempo per avviare le procedure di asilo e per chiedere aiuto ad altri paesi dell’UE.
parola di potere
I negoziati tra i paesi dell’UE per la risoluzione della crisi sono in fase di stallo da mesi. La svolta è avvenuta questa settimana dopo che la Germania ha cambiato rotta. Dopo la parola di potere del cancelliere Olaf Scholz, i Verdi della coalizione tedesca hanno smesso di opporsi alle nuove regole europee, che considerano troppo dure. Il ministro tedesco Nancy Faeser ha riconosciuto che alcune parti del compromesso sono difficili da trovare per il governo di Berlino. Tuttavia, secondo Faeser, è giunto il momento di porre fine allo stallo politico europeo da cui traggono profitto i trafficanti di esseri umani.
Ciò sembra indicare che la maggioranza è presente. Sebbene Polonia e Ungheria si siano opposte alla proposta – affermano che le leggi dell’UE sull’asilo sono troppo deboli e incoraggiano solo l’immigrazione – questi paesi potrebbero essere stati messi in minoranza. Tuttavia, contro ogni previsione, l’Italia ha rifiutato il consenso e senza Roma, l’accordo sulle nuove leggi sull’asilo è stata un’illusione. Quest’anno sono già 250.000 i migranti arrivati irregolarmente in Europa, la maggior parte in Italia.
Il ministro italiano si è opposto all’annullamento delle proposte di riduzione dell’accoglienza dei migranti in tempi di crisi. Una modifica del testo effettuata proprio su richiesta della Germania. Roma vuole anche che vengano prese misure contro le imbarcazioni delle organizzazioni di rifugiati che raccolgono i migranti nel Mar Mediterraneo.
I funzionari europei hanno spiegato la resistenza italiana come rabbia per la lunga attesa di Berlino. Cedere subito alla Germania, ora che era finalmente giunto il momento, era troppo per Roma. Il ministro spagnolo ha parlato delle ultime difficoltà che gli ambasciatori presso l’UE risolveranno la prossima settimana.
Tabù
Se l’accordo tra i paesi dell’UE verrà finalizzato la prossima settimana, non ci sarà ancora alcuna legge. Anche il Parlamento europeo deve essere d’accordo e non ha ancora preso posizione sulla soluzione della crisi. Gli Stati membri e il Parlamento devono concordare anche altre parti del patto sulla migrazione, la proposta presentata dalla Commissione nel 2020. I parlamentari chiedono la distribuzione obbligatoria dei migranti tra i paesi dell’UE, che è un tabù per molti paesi.
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