L’ottobre 2023 è stato di 1,7 gradi Celsius più caldo rispetto alla media stimata di ottobre per il periodo dal 1850 al 1900, definito come periodo di riferimento preindustriale.

Il mese scorso è stato anche 0,4°C più caldo rispetto al precedente record di ottobre 2019.

“Le temperature hanno un enorme impatto sui ghiacciai alpini in Italia”, ha affermato Andrea Toffaletti del Servizio glaciologico della Regione Lombardia, che monitora i ghiacciai utilizzando telecamere, campionamenti e rilievi sul campo.

Toffaletti si è detto estremamente preoccupato per il periodo di scioglimento sempre crescente in alta quota.

Ha osservato che in passato lo scioglimento si fermava alla fine di agosto o all’inizio di settembre, ma ora continua fino a ottobre, il che ha un impatto significativo sulla dimensione dei ghiacciai.

Già a settembre, ad esempio, circolava l’informazione che, a causa del cambiamento climatico globale, anche le grandi montagne stavano lentamente “morendo”. Complesso dei ghiacciai dell’Adamello.

Gli scienziati affermano che il ghiacciaio ha perso circa 2,7 km dalla fine del XIX secolo e scomparirà in meno di un secolo.

Come abbiamo riportato all’inizio di questa settimana, il programma dell’Unione Europea per il monitoraggio dell’atmosfera e del cambiamento climatico Copernico stima che sia quasi certo che quest’anno supererà tutti gli anni precedenti in termini di temperatura media.

Proprio perché il mese di ottobre di quest’anno è un altro mese registrato come il più caldo nella storia delle misurazioni.